La Legge di Bilancio 2025 introdurrà alcune novità sostanziali per quanto riguarda le polizze assicurative e le detrazioni fiscali sui premi assicurativi. In particolare, le modifiche si concentreranno sulle polizze del ramo III e V: finora l’imposta di bollo su queste polizze era versata solo alla scadenza, ma con l’entrata in vigore della nuova legge l’imposta dovrà essere pagata annualmente dalle compagnie, riducendo in proporzione la prestazione erogata. E questo potrebbe comportare nuovi costi trasferiti dalle compagnie ai clienti, attraverso commissioni più alte o rendimenti ridotti. Spingendo così le persone a puntare su altri prodotti finanziari più convenienti. Vediamo qui sotto tutti i dettagli.
Polizze assicurative, cosa cambia nel 2025
Tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, spiccano alcune modifiche al trattamento fiscale delle polizze assicurative. Queste modifiche si concentreranno in particolare sulle polizze del ramo III (unit linked) e del ramo V (polizze di capitalizzazione), che funzionano come prodotti di investimento. Ma avranno tutto sommato impatti limitati sulla maggior parte degli assicurati. In pratica, fino a questo momento l’imposta del 2 per mille per questi tipi di polizze era calcolata annualmente dalla compagnia assicurativa, ma versata soltanto al riscatto o alla scadenza della polizza stessa.Con la nuova legge, invece – in base a quanto stabilito dall’articolo 11 della bozza di DDL, rubricato “Misure in materia di versamento dell’imposta di bollo per i contratti di assicurazione sulla vita” -, a partire dal 1° gennaio 2025 l’imposta dovrà essere versata annualmente dalle compagnie, riducendo in proporzione la prestazione erogata. Inoltre, per le annualità precedenti (fino al 2024) viene previsto dalla nuova norma un pagamento in quattro rate, secondo la seguente scansione temporale:
- Il 50% dell’importo dovrà essere pagato entro il 30 giugno 2025
- Una quota pari al 20% dovrà essere corrisposta entro il 30 giugno 2026
- Una terza rata pari al 20% andrà versata entro il 30 giugno 2027
- E infine la restante quota pari al 10% andrà pagata entro il 30 giugno 2028
L’ammontare dei versamenti effettuati annualmente dalle compagnie, ovviamente, verrà poi recuperato alla scadenza o al riscatto della polizza. Saranno tuttavia escluse dagli obblighi annuali le polizze ramo I rivalutabili e la componente ramo I delle polizze multi-ramo, mentre verranno inclusi quasi tutti gli altri investimenti finanziari disponibili in Italia.
Le conseguenze sui clienti
La modifica al trattamento fiscale delle polizze potrebbe sembrare un semplice anticipo di liquidità, ma in realtà si tradurrà in un vero e proprio onere fiscale per le compagnie assicurative. Infatti, queste ultime dovranno sia versare le imposte arretrate che anticipare quelle future, con un impatto che potrebbe ridurre notevolmente la redditività delle polizze vita di tipo finanziario.
Ciò significa che il cambiamento della norma potrebbe riflettersi parzialmente anche sui clienti, poiché le assicurazioni potrebbero compensare i nuovi costi aumentando le commissioni o riducendo i ritorni. Queste nuove regole, quindi, pur essendo essenzialmente pensate per aumentare il gettito fiscale dello Stato, potrebbero avere conseguenze indirette su chi ha investito in una polizza assicurativa. E spingere i clienti a puntare su altri prodotti finanziari più convenienti.
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Le detrazioni fiscali sui premi assicurativi
Oltre alle modifiche sul trattamento fiscale delle polizze, la nuova Legge di Bilancio 2025 introdurrà anche minime variazioni per quanto riguarda le detrazioni fiscali sui premi assicurativi per polizze caso morte, invalidità o non autosufficienza. Le aliquote e gli importi detraibili resteranno invariati, tuttavia per i redditi superiori a 75.000 euro le detrazioni massime verranno limitate, con un tetto di 14.000 euro che scenderà a 8.000 euro oltre i 100.000 euro di reddito. In compenso, però, i nuclei familiari con più di due figli a carico potranno fare affidamento su una soglia di spesa modulata, che verrà calcolata con un sistema di coefficienti in base al numero di figli e alla eventuale presenza di disabilità gravi in famiglia.
Come ottenere le detrazioni compilando il modello 730
In generale, sono detraibili nella misura del 19% i seguenti premi assicurativi:
- Per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni
- Per assicurazioni a tutela di persone con disabilità grave
- Per assicurazioni per il rischio di non autosufficienza
- Per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi
- Per assicurazioni stipulate contestualmente alla cessione del credito di imposta, relativo al Sismabonus, per cui si può fruire della percentuale di detrazione del 110 per cento a un’impresa di assicurazione
La condizione necessaria per poter usufruire di queste detrazioni fiscali è la loro esposizione in sede di Dichiarazione dei redditi. All’interno del modello 730 sarà sufficiente compilare i righi E8, E9, E10 contenuti nel Quadro E denominato “Oneri e spese” (sezione 1 “Spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19% 26% 30% 35% o 90%”). Nei suddetti righi bisognerà indicare la spesa sostenuta (con importo arrotondato all’unità di euro) accompagnata dal “codice spesa” relativo. I codici spesa delle detrazioni per premi assicurativi sono i seguenti:
- Per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni: codice spesa 36
- Per assicurazioni a tutela di persone con disabilità grave: codice spesa 38
- Per assicurazioni per il rischio di non autosufficienza: codice spesa 39
- Per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi: codice spesa 43
- Per assicurazioni stipulate contestualmente alla cessione del credito di imposta, relativo al Sismabonus, per cui si può fruire della percentuale di detrazione del 110 per cento a un’impresa di assicurazione: codice spesa 81.