L’anno scolastico 2024-2025 si apre con un panorama dettagliato della distribuzione dei posti docenti in tutta Italia. I dati relativi ai posti comuni e ai posti di sostegno, forniscono una panoramica regionale e aiutano a sottolineando i principali trend emergenti nel settore scolastico.
Quanti sono i posti docenti nel 2024?
Secondo il report fornito dal MIUR, in totale, l’Italia conta 684.583 posti comuni per docenti nelle scuole statali per l’anno scolastico 2024-2025. A questi si aggiungono 205.253 posti di sostegno, di cui 79.083 posti in deroga, ovvero posizioni aggiuntive assegnate in base alle esigenze specifiche del territorio.
Questi numeri riflettono un sistema scolastico che continua ad adattarsi alle necessità degli studenti, con un focus particolare sull’inclusione degli alunni con disabilità.
La distribuzione dei posti docenti per regione
La distribuzione dei posti docenti varia sensibilmente da regione a regione, con le aree più popolose che necessitano di un numero maggiore di insegnanti, oltre a una maggiore distribuzione di scuole. Le regioni che dominano in termini di numero di posti sono:
- Lombardia: con 102.774 posti comuni, la Lombardia è la regione con il numero più alto di docenti. La sua vasta popolazione scolastica e la necessità di coprire diverse fasce d’età richiedono una dotazione organica robusta;
- Campania: la seconda regione con 78.750 posti comuni, trainata da un’alta densità demografica e da una popolazione scolastica in continua crescita;
- Lazio: segue con 63.088 posti comuni, rispecchiando l’importanza del sistema educativo della capitale e delle province limitrofe.
Regioni come Molise e Basilicata, invece, presentano numeri nettamente inferiori, con rispettivamente 4.048 e 8.396 posti comuni, in linea con la loro popolazione più ridotta.
Posti di sostegno: un focus sull’inclusione
I posti di sostegno rivestono un ruolo cruciale nel garantire un’educazione inclusiva agli studenti con disabilità. Per l’anno scolastico 2024-2025, i posti di sostegno ammontano a 205.253, con un incremento notevole rispetto agli anni precedenti, a testimonianza dell’attenzione crescente verso l’inclusione scolastica. Nonostante ciò, questo numero risulta ancora inadeguato, a causa del crescente numero di alunni con disabilità. Tra le regioni con il maggior numero di posti di sostegno troviamo:
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- Lombardia: con 26.118 posti, di cui 7.146 in deroga, è la regione che offre il maggior numero di insegnanti di sostegno, in linea con la sua vasta popolazione studentesca;
- Sicilia: segue con 25.549 posti, di cui 11.595 in deroga, evidenziando una forte attenzione all’inclusione degli alunni con disabilità in questa regione;
- Lazio: con 22.380 posti, anche qui troviamo un’elevata presenza di insegnanti dedicati al sostegno, segno dell’importanza che la regione attribuisce all’inclusione educativa.
Le regioni meno popolose, come il Molise, contano solo 1.130 posti di sostegno, mentre la Basilicata si attesta su 1.708 posti, di cui una parte significativa è costituita da posti in deroga.
L’importanza dei posti in deroga
I posti di sostegno in deroga sono una componente fondamentale del sistema educativo italiano, in quanto permettono di rispondere alle esigenze contingenti che emergono durante l’anno scolastico, soprattutto in contesti di emergenza o in presenza di casi particolari che richiedono un intervento immediato.
Nel 2024, i posti di sostegno in deroga sono 79.083 e rappresentano una risorsa preziosa per molte scuole che si trovano ad affrontare situazioni complesse. Le regioni del Sud, come Sicilia e Calabria, utilizzano in maniera significativa questo tipo di posti per garantire un adeguato supporto agli studenti con disabilità.
Quali sono le sfide per il 2024?
Nonostante l’aumento dei posti docenti, restano delle sfide aperte per il sistema scolastico italiano. L’equilibrio tra domanda e offerta di insegnanti, in particolare nelle regioni del Nord, è spesso complicato dalla difficoltà di trovare docenti per le materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Inoltre, il turn-over generazionale e la necessità di formare nuovi insegnanti di sostegno rappresentano delle priorità per mantenere alta la qualità dell’insegnamento e garantire un’educazione inclusiva su tutto il territorio nazionale.
La distribuzione dei posti docenti per l’anno scolastico 2024-2025 dimostra un impegno significativo nel garantire una presenza capillare di insegnanti su tutto il territorio italiano. L’aumento dei posti di sostegno e l’uso di posti in deroga sono segnali importanti di un sistema scolastico che sta cercando di rispondere alle esigenze di inclusione e di personalizzazione dell’istruzione. Tuttavia, rimangono sfide da affrontare, soprattutto per quanto riguarda il reclutamento di docenti specializzati e il bilanciamento delle risorse tra Nord e Sud.