Preside cambiava voti agli studenti e il suo liceo finisce al centro di uno scandalo che ha sconvolto la comunità scolastica. Ma raccontiamo per gradi. Una preside è finita sotto indagine insieme a sette docenti e un maresciallo della Guardia di Finanza per accesso abusivo ai sistemi informatici, falso ideologico e materiale e maltrattamenti nei confronti dei docenti. Secondo quanto emerso dall’inchiesta condotta dalla Procura di Catanzaro, la dirigente scolastica accedeva illegalmente ai server dell’istituto per modificare i voti degli studenti nel registro elettronico senza l’approvazione degli insegnanti.
Preside cambiava voti: come agiva?
Secondo le accuse, la preside si introduceva nei registri elettronici dei docenti, alterando i voti di diverse materie, da Latino a Fisica, passando per Storia dell’arte. Alcuni voti venivano abbassati, altri alzati, a seconda delle circostanze, senza che i docenti coinvolti ne fossero informati. La modifica dei voti avveniva spesso in modo sottile, con piccole variazioni di un punto, probabilmente per non destare sospetti immediati. Questi interventi, secondo le indagini, sarebbero stati tutti illegittimi e finalizzati a favorire o penalizzare determinati studenti.
Un clima di sottomissione e maltrattamenti
L’inchiesta ha inoltre messo in luce un clima di forte sottomissione e tensione all’interno del liceo. La preside avrebbe maltrattato i docenti critici verso la sua gestione, instaurando un ambiente di paura e intimidazione. Insulti, negazione di permessi e ostacoli alla partecipazione alle attività scolastiche sono solo alcune delle accuse mosse nei confronti della dirigente. I docenti che non si allineavano al suo operato venivano trattati con particolare durezza, un comportamento che ha portato alcuni insegnanti a segnalare la situazione alla Procura.
Coinvolti anche sette docenti e un finanziere
Oltre alla preside, l’indagine coinvolge anche sette docenti e un maresciallo della Guardia di Finanza. I professori sono accusati di aver alterato le ore di presenza o le attività extra degli alunni per ottenere compensi indebiti. Il finanziere, invece, avrebbe sfruttato l’accesso ai sistemi informatici delle forze dell’ordine per raccogliere informazioni su indagini in corso riguardanti alcuni docenti.
Preside cambiava voti: indagini e accuse
I fatti risalgono allo scorso anno scolastico e sono emersi grazie alle segnalazioni arrivate in Procura da parte di alcuni docenti maltrattati. Le accuse, supportate dalle indagini della Procura di Catanzaro, puntano il dito contro un sistema scolastico compromesso, dove l’abuso di potere e la violazione dei doveri di funzione erano all’ordine del giorno.
Le ipotesi di reato vanno dall’accesso abusivo a sistemi informatici, al falso ideologico e materiale, fino ai maltrattamenti verso i docenti dissidenti. L’inchiesta ha sollevato una serie di interrogativi sull’integrità della gestione scolastica e sulla necessità di maggiori controlli all’interno degli istituti scolastici. Alterare i voti è il metodo più rapido per compromettere la carriera di uno studente, soprattutto in virtù dalla recente reintroduzione del voto in condotta.
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