Il bonus verde potrebbe essere prorogato fino al 31 dicembre 2025. Questa misura fiscale, introdotta per incentivare la sistemazione a verde degli spazi privati e comuni, prevede una detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute per interventi su giardini, terrazzi e coperture a verde. La proposta, attualmente in fase di valutazione, è contenuta in un emendamento al disegno di legge di bilancio 2025 presentato da Fratelli d’Italia. Se confermata, la proroga garantirebbe un ulteriore anno di incentivi per investire nella cura del verde e promuovere interventi sostenibili.
Che cos’è il bonus verde?
Il bonus verde è un’agevolazione fiscale introdotta per sostenere interventi di miglioramento e innovazione degli spazi verdi privati. Permette una detrazione del 36% dell’importo speso, calcolata su un tetto massimo di 5.000 euro per singola unità immobiliare.
Per i condomini, la detrazione si applica sulle spese sostenute per le parti comuni, con un limite di 5.000 euro per ciascuna unità residenziale. La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo e può essere richiesta inserendo le spese nella dichiarazione dei redditi.
Quali interventi rientrano nel bonus verde?
Gli interventi agevolabili con il bonus verde sono molteplici e includono lavori di diversa natura. Tra questi:
- fornitura e messa a dimora di piante e arbusti per giardini, terrazzi o cortili;
- riqualificazione di tappeti erbosi, esclusi quelli sportivi a scopo di lucro;
- restauro e recupero di giardini storici, sia privati che di interesse artistico e culturale;
- realizzazione di coperture a verde e giardini pensili, per migliorare l’efficienza energetica e l’estetica degli edifici.
Inoltre, il bonus può essere richiesto per altre opere complementari, come:
- installazione di impianti di irrigazione e pozzi;
- progettazione degli interventi e manutenzione ordinaria o straordinaria;
- analisi specialistiche del terreno, indagini fitoiatriche e valutazioni ambientali, necessarie per una progettazione precisa e sostenibile.
Anche l’acquisto di piante o arbusti in vaso è agevolabile, purché rientri in un progetto di riqualificazione permanente.
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Casi particolari: bonus verde per interventi straordinari
Il bonus verde si applica anche a interventi straordinari, come:
- sistemazione radicale di un giardino o cortile, ad esempio trasformandolo completamente per renderlo più funzionale e sostenibile;
- difesa e manutenzione di alberi monumentali o di pregio storico e paesaggistico, per preservarne il valore culturale e ambientale;
- allestimento di terrazzi e balconi, purché gli interventi siano permanenti e non riguardino semplici decorazioni temporanee.
Inoltre, è possibile separare l’acquisto di alberi e arbusti dal soggetto che realizza l’intervento, a condizione che il tutto sia finalizzato a un progetto complessivo.
Come ottenere il bonus verde?
Per accedere all’agevolazione è fondamentale rispettare alcune condizioni tecniche e amministrative. I pagamenti devono essere effettuati tramite strumenti tracciabili, come bonifici parlanti, assegni, carte di credito o bancomat. La detrazione viene poi inserita nella dichiarazione dei redditi e suddivisa dall’Agenzia delle Entrate in dieci rate annuali di pari importo. Un altro requisito fondamentale è conservare la documentazione fiscale e tecnica che dimostri l’idoneità delle spese. In particolare, è necessario avere:
- ricevute di pagamento o i documenti bancari tracciabili;
- fatture o i documenti contabili che dettagliano le spese sostenute e il tipo di intervento realizzato.
Perché una proroga al 2025?
L’estensione del bonus verde al 2025 risponde a diverse esigenze. Da un lato, consente ai cittadini di avere più tempo per pianificare e realizzare interventi di sistemazione a verde, che spesso richiedono progettazioni complesse e tempi di esecuzione lunghi. Dall’altro, promuove una maggiore consapevolezza sull’importanza del verde privato e urbano come strumento di miglioramento ambientale e paesaggistico.
Le stime economiche dell’emendamento prevedono un costo relativamente contenuto per le casse dello Stato:
- 0,2 milioni di euro nel 2026;
- 5,9 milioni di euro nel 2027;
- 3,6 milioni di euro all’anno dal 2028 al 2035.
Questi costi sono giustificati dall’impatto positivo che la misura ha sia sulla qualità della vita dei cittadini sia sull’ambiente urbano.
La possibile proroga del bonus verde rappresenta un’occasione significativa per migliorare il nostro patrimonio verde privato e urbano. In un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità e alla cura dell’ambiente, questa misura permette ai cittadini di contribuire in modo concreto al benessere collettivo.