Proroga pagamenti Irap per professionisti e piccole imprese per i quali sono stati approvati gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale, meglio noti come ISA.
Lo ha stabilito il Ministero dell’Economia e delle Finanze, annunciando un provvedimento con cui sarà pienamente ufficializzata la proroga. Una boccata d’ossigeno, dunque, è in arrivo per questa categoria di contribuenti, che dovrà pagare queste due tipologie di imposte dovute non più entro il 30 giugno, ma il 20 luglio, dunque circa tre settimane dopo rispetto al termine originariamente stabilito.
Proroga pagamenti Irap: chi riguarda?
La proroga che il MEF ha stabilito non solo riguarda, in senso stretto chi applica gli ISA, ma anche altre tipologie di contribuenti, di seguito elencate:
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- chi partecipa a società, associazioni ed imprese che applicano gli ISA
- i contribuenti in regime forfettario o di vantaggio
- tutti coloro che non applicano gli ISA in quanto soggetti a specifiche cause di esclusione: i dettagli.
IRAP: chi è soggetto?
A regolare l’imposta regionale sulle attività produttive sono gli articoli da 1 a 45 del Decreto Legislativo numero 446 del 15 dicembre 1997, che introdusse l’imposta.
Sono chiamati ad effettuare i versamenti dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive gli esercenti attività d’impresa e lavoro autonomo, che operano sia in forma individuale che associata, gli enti non commerciali privati ma anche le amministrazioni ed enti pubblici. Tanti i soggetti esclusi con specifiche deroghe: ecco quali
La riforma fiscale in cantiere, tuttavia, propende per una graduale abolizione dell’imposta, nell’ottica di una razionalizzazione delle stesse: l’Irap non si applica ai contribuenti che sono in regime forfettario, che, come ben noto, versano un’imposta sostitutiva che è, in linea generale, del 15% fino a 85.000 euro annui di reddito.
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Proroga pagamenti Irap oltre il 20 luglio
Resta in vigore, inoltre, la possibilità di pagare fino al 31 luglio il saldo del 2022 ed il primo acconto dell’anno in corso con una maggiorazione dello 0,40%. Resta, invece, identica, la scadenza del 30 novembre per pagare il secondo o unico acconto 2023.
La proroga riguarda anche il saldo Iva derivante da dichiarazione Iva per chi non abbia versato le somme dovute entro il 16 Marzo, con una maggiorazione dello 0,40% per ogni mese di dilazione, cui si somma una dello stesso valore in caso di ulteriore proroga al 31 Luglio: sono previsti anche interessi di mora. Qui i dettagli.
Per tutti gli altri contribuenti non inclusi nelle categorie di cui al paragrafo precedente, la proroga non vale e, dunque, si avvicina la scadenza per il versamento del saldo 2022 e del primo acconto 2023 dell’Irap al 30 Giugno e, per il secondo o unico acconto 2023, al 30 Novembre.