Il Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice, al via oggi, mercoledì 7 maggio 2025, rappresenta un costo notevole non solo per lo Stato Vaticano. Ma anche per l’Italia e i contribuenti del nostro Paese. Il Governo italiano ha infatti previsto un impegno finanziario notevole, che va dalla gestione dell’organizzazione (e della sicurezza) delle esequie di Papa Francesco, fino alla cerimonia di insediamento del nuovo Papa a Roma. Ecco quanto costerà il Conclave in dettaglio.
Conclave, quanto costerà agli italiani
Per la gestione complessiva dei funerali del Papa, e del Conclave 2025, lo Stato italiano ha deciso di stanziare ben 1.229,4 milioni di euro, una somma che troverà spazio nel bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio per l’anno 2025. I fondi, stabiliti attraverso la conversione in legge del decreto legge n. 54 del 22 aprile 2025, sono destinati specialmente alla Protezione Civile, che ha il compito di coordinare tutte le attività necessarie a garantire la sicurezza attorno all’evento (compresa l’accoglienza e la gestione dei milioni di pellegrini che sono arrivati a Roma in questi giorni).Nel piano sono inclusi, tra le altre cose, anche il supporto sanitario, la gestione della mobilità e l’organizzazione dei trasporti. Tutte ‘voci’, queste, rese ancora più problematiche e complesse dalla concomitanza con il Giubileo 2025, che ha già saturato Roma con migliaia di pellegrini (in costante afflusso) in arrivo nella città.
Le ultime esequie del Papa e le stime odierne
Per avere un’idea più precisa dell’afflusso di persone, è possibile attuare un confronto con le ultime esequie organizzate per Papa Giovanni Paolo II nel 2005. All’epoca, circa 500.000 persone si presentarono in Piazza San Pietro (e zone limitrofe) per i funerali. Per non parlare poi delle centinaia di migliaia di fedeli rimasti fino alla conclusione di quel Conclave. L’organizzazione dell’intero evento aveva richiesto un impegno straordinario di risorse, con l’utilizzo di migliaia di volontari, addetti alla sicurezza e personale dei Vigili del Fuoco.
Vista quindi la concomitanza con il Giubileo, e l’estrema popolarità del defunto Papa Francesco, le stime di afflusso per il 2025 indicano già un coinvolgimento simile, se non superiore, a quello verificatosi per Papa Giovanni Paolo II. E ciò si tradurrà, ovviamente, in costi per lo Stato italiano che rischiano di essere davvero esorbitanti.
Cosa stabilisce il decreto legge su esequie e Conclave
Il decreto legge ratificato in fretta e furia ad aprile, dunque, stabilisce le linee guida per la gestione di un evento colossale. E in particolare, delibera che il Capo del Dipartimento della Protezione Civile avrà un potere di coordinamento su tutte le amministrazioni e le forze in campo, con la capacità di emettere ordinanze in deroga alle disposizioni ordinarie, allo scopo di garantire una gestione rapida e ordinata degli eventi.
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In tale contesto, il suddetto Capo del Dipartimento potrà anche ricorrere ad apposite convenzioni per l’assegnazione di specifici compiti a società di servizi, contribuendo in questo modo a velocizzare le operazioni organizzative attorno al Conclave.
Oltre a ciò, il decreto del Governo prevede anche una serie di disposizioni speciali per l’organizzazione della cerimonia di inizio pontificato, che esigerà la mobilitazione di ingenti risorse e persone. Verranno quindi coinvolte, nell’intero processo, anche le autorità locali romane, dal Prefetto di Roma al Sindaco della Capitale. Con lo scopo finale di garantire la sicurezza pubblica e l’ordine durante tutto l’evento che porterà all’elezione del nuovo Pontefice.
L’effetto economico del Conclave su Roma
Nonostante le ingenti spese, che ricadranno anche sul nostro Stato (e quindi sulle tasche dei contribuenti italiani), è utile notare che l’elezione del nuovo Papa porterà all’economia locale enormi vantaggi. Ci sarà insomma un rientro economico notevole, con milioni di pellegrini e turisti pronti ad affollare hotel, b&b, ma anche a riempire ristoranti e locali della Capitale.
Già moltissimi hotel e strutture ricettive, inoltre, hanno aumentato i prezzi a causa della forte domanda, chiedendo in alcuni casi fino a 2.500 euro a notte nei giorni dei funerali di Papa Francesco. Lo stesso dovrebbe avvenire nei giorni del Conclave. E i guadagni, secondo le prime stime, potrebbero davvero schizzare alle stelle. È quindi accettabile, tutto sommato, che lo Stato italiano si sia preso l’onere economico, al fianco del Vaticano, della gestione delle esequie del Papa e del Conclave. Perché un ritorno economico ci sarà. Bisognerà solo vedere se sarà sufficiente a coprire i 1.229,4 milioni di euro stanziati finora.