L’8 e 9 giugno 2025 si terranno ben 5 referendum popolari abrogativi, indetti per mezzo di decreto del Presidente della Repubblica datato 25 marzo 2025. I quesiti saranno per la maggior parte dedicati al lavoro e al diritto di cittadinanza. Un voto importante, che sancisce ancora una volta il bisogno di diritti fondamentali per i cittadini italiani. Ancora, il Referendum 2025 si terrà in concomitanza con le elezioni amministrative che coinvolgeranno diverse regioni del Bel Paese, quindi una ragione in più per presentarsi alle urne.
Per cosa si vota nel referendum 2025?
Come detto, il voto coinvolgerà 5 tematiche strettamente legate al mondo del lavoro e ai diritti dedicati a chi vuole diventare cittadino italiano. In particolare:
1. Reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo
Il primo quesito mira ad abrogare il Jobs Act del 2015, ripristinando la tutela reale. Se approvato, il lavoratore licenziato senza giusta causa potrebbe essere reintegrato nel proprio posto di lavoro, una tutela oggi fortemente limitata.
2. Indennizzi economici senza tetto massimo
Il secondo quesito propone di eliminare il limite massimo all’indennizzo per licenziamenti ingiustificati nelle imprese con meno di 15 dipendenti. Questo restituirebbe al giudice la piena discrezionalità nel determinare l’entità del risarcimento.
3. Contratti a termine: più tutele e meno precarietà
Il terzo referendum punta ad abrogare le modifiche che hanno reso più semplice il ricorso ai contratti a tempo determinato. L’obiettivo è ridurre la precarietà lavorativa per quanto possibile e incentivare forme di impiego più stabili.
4. Sicurezza sul lavoro: più responsabilità per le imprese
Il quarto quesito riguarda la prevenzione degli infortuni sul lavoro. La proposta è abrogare norme che limitano la responsabilità delle aziende, rafforzando così la tutela dei lavoratori e le misure preventive obbligatorie.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
5. Cittadinanza più accessibile per cittadini stranieri
Infine, il quinto quesito mira a ridurre da dieci a cinque anni il periodo di residenza legale richiesto per ottenere la cittadinanza italiana da parte di cittadini non UE, promuovendo una maggiore integrazione sociale.
Quando si vota per il referendum 2025 e cosa portare?
I cittadini si potranno recare a votare alle urne nei seguenti giorni e fasce orarie:
- Domenica 8 giugno dalle 7:00 alle 23:00
- Lunedì 9 giugno dalle 7:00 alle 15:00
Perché ciascun referendum sia valido, è necessario raggiungere il quorum: almeno il 50% + 1 degli aventi diritto al voto devono aver espresso la propria preferenza. Assieme alla tessera elettorale, sarà necessario avere con sé un documento di identità in corso di validità.
Come votano i cittadini fuorisede?
Per quanto riguarda gli studenti o i lavoratori fuorisede, le domande da presentare per la richiesta di voto lontano dai propri seggi doveva avvenire entro il 4 maggio 2025. Chi ha presentato richiesta, può votare presso il comune che in cui ha il domicilio temporaneo. Una volta elaborata la richiesta di voto fuorisede, il comune ha tempo fino al 3 giugno 2025 per recapitare l’attestazione di ammissione al voto presso il domicilio temporaneo.
Gli elettori italiani che risiedono, invece, all’estero potranno ricevere il plico elettorale direttamente dall’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all’Estero) e potranno votare per corrispondenza come previsto per legge.
Cosa succede se non si raggiunge il quorum?
Se il quorum non viene raggiunto, ovvero la quota del 50% degli aventi diritto al voto +1, il referendum sarà considerato nullo e la normativa vigente rimarrà in vigore. Questo rende fondamentale la partecipazione al voto, soprattutto in consultazioni su diritti fondamentali come lavoro e cittadinanza. Quindi, mettiamoci una mano sulla coscienza e andiamo a votare, qualsiasi sia il desiderio per questi 5 referendum. Votare è un diritto, non sottovalutiamolo mai.