Registrazione contratto di locazione: come si fa? E’ sempre necessario farla? La registrazione di un contratto è un onere indispensabile, un adempimento necessario anche per mettersi al riparo in caso di future cessazioni, locatari insolventi e molto altro.
Vi sono però alcuni casi in cui si è dispensati dalla registrazione (che ricordiamo, ha comunque un costo).
Registrazione contratto di locazione: come si fa?
E’ possibile registrare il contratto:
- attraverso i servizi online dell’agenzia delle entrate. Questa modalità è obbligatoria per gli agenti immobiliari che posseggono almeno 10 immobili, opzionale per tutti gli altri contribuenti abilitati ai servizi telematici,
- rivolgendosi all’agenzia delle entrate
- incaricando un intermediario abilitato
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Tuttavia, come dicevamo poc’anzi, non sempre è necessario registrare un contratto. Vediamo quando.
Per i contratti che non superano i 30 giorni nell’anno non è obbligatorio provvedere alla registrazione.
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L’obbligo di registrazione è solitamente a carico del locatore nel caso di immobile a uso abitativo, tuttavia, se il locatore non provvede, è meglio che sia chi ha l’immobile in affitto a provvedervi, poiché il fisco potrebbe chiedere proprio a quest’ultimo il pagamento dell’imposta dovuta.
Quali documenti servono per registrare il contratto di locazione?
I documenti necessari per la registrazione di un nuovo contratto di locazione sono:
- fotocopia del documento di identità e codice fiscale del locatore e del conduttore,
- visura catastale o atto (di compravendita, di donazione, dichiarazione di successione sentenza ecc) da cui risultino i dati catastali dell’immobile,
- originale dell’attestato della prestazione energetica (detto APE)
Cosa succede se registro il contratto di locazione in ritardo?
In caso di ritardo nella registrazione del contratto di locazione, locatore e conduttore incorrono in sanzioni fiscali. Alla mancata registrazione, infatti, segue la dichiarazione di nullità del contratto, che consente al conduttore di richiedere indietro i canoni versati al locatore.
Le sanzioni amministrative dipendono dal tempo trascorso dalla data della mancata registrazione del contratto. Secondo l’art. 69 D.P.R. n.131/1986, l’omessa registrazione del contratto di locazione prevede una sanzione dal 120% al 240% dell’imposta dovuta con un minimo di 200 €. In ogni caso la sanzione si riduce se si regolarizza la registrazione del contratto ricorrendo al ravvedimento operoso.
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