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Home Attualità Disabili

Riforma disabilità: accertamento semplificato

Semplificato l'iter di accertamento della disabilità: ora analisi multidimensionale piuttosto che valutazione puramente diagnostica

di Francesca Ereddia
26 Febbraio 2025
in Disabili
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L’accertamento della disabilità è spesso un processo complesso e travagliato. Con la riforma della disabilità si è dato vita a un tentativo di standardizzare le procedure e garantire maggiore fluidità e uniformità nei criteri di valutazione. La digitalizzazione dell’intero iter di accertamento, insieme all’introduzione di strumenti per la firma elettronica e per la raccolta documentale semplificata, contribuirà pertanto a rendere l’accertamento un processo più rapido ed efficiente.

Sommario

Toggle
  • Riforma disabilità: verso un accertamento semplificato
  • Progetto di vita: un nuovo criterio di valutazione
  • Accertamento disabilità: la semplificazione dei certificati
  • I tempi per una estensione a livello nazionale

Riforma disabilità: verso un accertamento semplificato

Un elemento innovativo è rappresentato dall’introduzione della valutazione multidimensionale, che supera il tradizionale approccio medico-legale focalizzato solo sulla diagnosi.

Grazie al nuovo modello viene invece effettuata una valutazione più ampia, che considera le reali necessità della persona, e che tiene conto di fattori ambientali, sociali e lavorativi.

Questo approccio è in linea con i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, e il suo obiettivo è quello di fornire un quadro più realistico delle esigenze dell’individuo e a strutturare interventi personalizzati. Si tratta del “Progetto di Vita”

Progetto di vita: un nuovo criterio di valutazione

Il Progetto di Vita, introdotto dal decreto legislativo 62/2024, rappresenta una delle principali innovazioni della riforma. Esso prevede un piano personalizzato di sostegno, costruito sulla base della valutazione multidimensionale e finalizzato a favorire l’inclusione sociale, lavorativa ed educativa della persona con disabilità.

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Nella valutazione non saranno coinvolti solo gli operatori INPS, ma anche i servizi sociali territoriali, le aziende sanitarie e le associazioni di categoria, al fine di garantire un accompagnamento efficace nel percorso di autonomia della persona.


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INPS ha dunque annunciato il recepimento di importanti cambiamenti nel quadro della Riforma della Disabilità, in nove province italiane. Questa riforma, fortemente sostenuta dal Ministro Locatelli, mira a semplificare l’accertamento della disabilità e a migliorare l’esperienza degli utenti.

Oltre al Piano in oggetto, è prevista anche una semplificazione con nuove funzionalità volte a facilitare la compilazione dei certificati.

Accertamento disabilità: la semplificazione dei certificati

Tra le principali novità, si segnala l’introduzione di nuove funzionalità per facilitare la compilazione del certificato medico introduttivo, primo passo del processo valutativo. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi burocratici, migliorando l’accesso alla documentazione e semplificando il ricorso alla firma digitale.

Inoltre, il decreto “Milleproroghe” estende la sperimentazione ad altre 11 nuove province, portando così il numero complessivo a 20, e prolunga il periodo di test da 12 a 24 mesi. Queste modifiche garantiscono un periodo adeguato per valutare l’efficacia delle nuove disposizioni che partiranno poi sull’intero territorio nazionale da gennaio 2027.

In particolare, l’articolo 19 quater, legge 21 febbraio 2025, n. 15 (conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, Milleproroghe 2025) prevede che, a decorrere dal 30 settembre 2025, le attività di sperimentazione del procedimento di valutazione di base, nonché della valutazione multidimensionale e del progetto di vita individuale (articolo 33, commi 1 e 2, d.lgs. 62/2024), si svolgano in ulteriori 11 province: Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Provincia autonoma di Trento e Aosta.

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Tali territori si aggiungono alle nove province inizialmente individuate (articolo 9, comma 1, decreto- legge 71/2024): Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì, Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.

I tempi per una estensione a livello nazionale

Inizialmente, quindi, si procederà ad applicare la normativa a livello provinciale parziale, in via sperimentale. Nelle province non rientranti nella sperimentazione continua a essere applicata la procedura di riconoscimento dell’invalidità civile descritta dalla circolare INPS 17 febbraio 2025 n. 42, in attesa dell’entrata in vigore della nuova disciplina di accertamento della disabilità su tutto il territorio nazionale, a partire dal 1° gennaio 2027.

Intanto, l’estensione della sperimentazione a nuove province consentirà di testare l’efficacia delle misure adottate su una scala più ampia.

Gli esiti della sperimentazione saranno analizzati periodicamente attraverso report dettagliati, così da capire se il nuovo sistema è più funzionale del precedente.

Tags: accertamento disabilità
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