Quando arrivano i rimborsi 730 senza sostituto?

Pietro Ginechesi

19 Dicembre 2024

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I rimborsi 730 senza sostituto sono al centro dell’attenzione di molti contribuenti che aspettano ancora il pagamento dell’IRPEF a credito. Sebbene l’Agenzia delle Entrate abbia programmato l’erogazione a partire da dicembre, numerosi cittadini segnalano ritardi significativi. Questo scenario sta generando preoccupazione e incertezze, spingendo molti a chiedersi come verificare lo stato del rimborso e quali siano le tempistiche effettive per ricevere l’accredito.

Chi paga i rimborsi del 730 senza sostituto?

Nel caso in cui il modello 730 venga presentato senza un sostituto d’imposta (ad esempio, un datore di lavoro o un ente pensionistico), il rimborso delle somme a credito spetta direttamente all’Agenzia delle Entrate. Per velocizzare il processo di erogazione, i contribuenti possono comunicare telematicamente il proprio codice IBAN. Tale comunicazione è fondamentale per evitare ritardi e ricevere il rimborso direttamente sul proprio conto corrente.

Quando arrivano i rimborsi 730 senza sostituto?

La data prevista per l’inizio dei pagamenti è dicembre 2024 e gli accrediti risultano attualmente in corso. Tuttavia, molti contribuenti non hanno ancora ricevuto il rimborso, soprattutto chi si trova in situazioni specifiche come:

  • importi superiori a 4.000 euro: in questi casi, l’Agenzia può effettuare controlli preventivi che rallentano l’erogazione;
  • dichiarazioni con anomalie o elementi incoerenti: anche queste situazioni richiedono verifiche aggiuntive.

Perché ci sono ritardi nei rimborsi?

La gestione dei rimborsi senza sostituto è più complessa rispetto ai casi in cui il credito viene liquidato tramite datore di lavoro. L’Agenzia delle Entrate deve procedere direttamente al pagamento, e questo comporta tempi tecnici più lunghi, aggravati da eventuali controlli. In alcuni casi estremi, il rimborso potrebbe slittare fino al 2025.

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Come verificare lo stato del rimborso?

Per chi non ha ancora ricevuto l’accredito, il consiglio è quello di monitorare il proprio cassetto fiscale. Accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, è possibile:

  1. consultare la sezione Rimborsi;
  2. verificare se il rimborso è stato emesso o è ancora in elaborazione.

Come ridurre i tempi di attesa?

Per ricevere il rimborso più rapidamente, è essenziale fornire l’IBAN in fase di dichiarazione. Se l’IBAN non è stato comunicato, il rimborso verrà effettuato tramite assegno, con tempi di attesa maggiorati sia dall’elaborazione, sia dalla spedizione dell’assegno presso il proprio domicilio.


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Come comunicare il codice IBAN all’Agenzia delle Entrate?

Il codice IBAN può essere fornito in due modi principali:

  1. tramite l’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate:
    • accedendo con SPID, CIE o CNS;
    • seguendo il percorso: Servizi > Rimborsi > Comunicazione IBAN per accredito su c/c.
  2. con un apposito modulo cartaceo
    • il modulo può essere inviato via PEC, firmato digitalmente, o presentato fisicamente presso un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, allegando una copia del documento d’identità.

Se il rimborso tarda ad arrivare, si può:

  1. contattare l’Agenzia delle Entrate per avere chiarimenti sulla propria posizione;
  2. verificare che i dati forniti (ad esempio, il codice IBAN) siano corretti;
  3. attendere eventuali comunicazioni riguardanti controlli o verifiche in corso.

I rimborsi del 730 senza sostituto d’imposta possono richiedere più tempo rispetto ai casi ordinari. Monitorare il cassetto fiscale e comunicare tempestivamente il proprio IBAN sono azioni cruciali per evitare ritardi. Tuttavia, per alcune categorie di contribuenti, l’attesa potrebbe protrarsi anche oltre i termini inizialmente previsti.