A partire da gennaio 2024, l’Assegno di Inclusione (ADI) è diventato una misura di riferimento per molte famiglie italiane in difficoltà economica. Ora che siamo nel 2025, chi ha ottenuto il sussidio fin dall’inizio si avvicina alla scadenza dei primi 18 mesi di erogazione e si chiede cosa accadrà dopo.
Uno dei dubbi più comuni riguarda il rinnovo dell’Assegno di Inclusione: è automatico o bisogna presentare una nuova domanda? La risposta è chiara: non si rinnova in automatico. Alla scadenza, il sussidio si interrompe per un mese e, solo dopo questa sospensione, è possibile richiedere altri 12 mesi di sostegno, a condizione di rispettare ancora i requisiti previsti.
Vediamo nel dettaglio come funziona il rinnovo, quali sono i requisiti da rispettare e come presentare la nuova richiesta.
L’Assegno di Inclusione si rinnova automaticamente dopo 18 mesi?
No, l’Assegno di Inclusione non si rinnova automaticamente. Alla scadenza del primo periodo di 18 mesi, il sussidio si conclude e non sarà possibile presentare nuove domande per un mese. Solo dopo questa pausa obbligatoria, se la famiglia continua a rispettare i requisiti previsti, è possibile presentare una nuova domanda per ricevere l’assegno per ulteriori 12 mesi.
Questo significa che non basta aver ricevuto l’ADI nei primi 18 mesi per continuare a percepirlo: il beneficiario deve verificare di rientrare ancora nei parametri richiesti e ripetere la procedura di richiesta.
Come rinnovare l’Assegno di Inclusione dopo 18 mesi?
Per rinnovare l’Assegno di Inclusione, bisogna seguire questi passaggi:
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- attendere un mese dalla scadenza dei 18 mesi iniziali, periodo in cui il sussidio non verrà erogato;
- verificare il possesso dei requisiti aggiornati per il 2025, perché potrebbero essere cambiati rispetto alla prima richiesta;
- presentare una nuova domanda tramite il portale dell’INPS, un patronato o un CAF, utilizzando lo stesso modulo previsto per la prima richiesta;
- attendere l’esito della richiesta, che sarà valutata dall’INPS entro i tempi previsti dalla normativa;
- ricevere nuovamente il sussidio, che sarà accreditato sulla stessa Carta di Inclusione, se la domanda viene accettata.
Se la richiesta viene approvata, l’ADI verrà erogato dal mese successivo alla presentazione della nuova domanda e durerà per 12 mesi.
Quali sono i requisiti per il rinnovo dell’Assegno di Inclusione nel 2025?
Per poter ottenere nuovamente l’Assegno di Inclusione, il nucleo familiare deve continuare a rispettare tutti i seguenti requisiti:
- ISEE inferiore a 10.140 euro;
- reddito familiare non superiore a 6.500 euro annui, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza. Tale soglia è innalzata a 10.140 euro per le famiglie che vivono in affitto;
- patrimonio immobiliare complessivo (esclusa la casa di abitazione) inferiore a 30.000 euro;
- patrimonio mobiliare inferiore a 6.000 euro, aumentato in base al numero e alle caratteristiche dei componenti familiari.
Se il nucleo familiare non rispetta anche uno solo di questi parametri, la nuova domanda di Assegno di Inclusione verrà respinta e il beneficio non potrà essere rinnovato.
Dove e come presentare la nuova domanda?
La domanda di rinnovo dell’Assegno di Inclusione deve essere presentata utilizzando la stessa procedura prevista per la prima richiesta. È possibile inoltrarla attraverso questi canali:
- sito dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS;
- patronati, che offrono assistenza gratuita per la compilazione e l’invio della domanda;
- CAF, che forniscono supporto nella verifica dei requisiti e nella trasmissione della richiesta.
È consigliabile preparare con anticipo tutta la documentazione necessaria per evitare ritardi nell’erogazione del sussidio.
Cosa succede se non si presenta la domanda di rinnovo?
Se il beneficiario non presenta la nuova domanda dopo il mese di sospensione, il sussidio non verrà più erogato. L’Assegno di Inclusione non si attiva in automatico, quindi è fondamentale inoltrare la richiesta non appena possibile per evitare interruzioni prolungate del beneficio.
Se i requisiti vengono confermati, l’INPS riattiverà l’ADI per 12 mesi, accreditandolo sulla stessa Carta di Inclusione. Per non perdere il beneficio, è consigliabile monitorare le scadenze e avviare la procedura di rinnovo il prima possibile.
Se, invece, la nuova domanda viene respinta perché non si rispettano più i requisiti, la famiglia dovrà valutare altre forme di sostegno economico, come il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) o eventuali aiuti locali offerti dai Comuni.