Chi percepisce la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) deve rispettare una serie di obblighi per mantenere il diritto al sussidio. Tra questi, uno dei più importanti è la partecipazione ai colloqui di convocazione presso il Centro per l’Impiego.
Il Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 150 stabilisce chiaramente che non presentarsi senza una valida giustificazione comporta sanzioni. Le conseguenze possono essere pesanti: si parte da una riduzione dell’indennità fino alla revoca totale del sussidio e la perdita dello stato di disoccupazione.
Quali sono le sanzioni per chi non si presenta ai colloqui NASpI?
Il Centro per l’Impiego convoca periodicamente i beneficiari della NASpI e dell’Assegno di Inclusione per verificare la loro disponibilità a lavorare e il loro impegno nella ricerca di un’occupazione. Ignorare queste convocazioni senza un valido motivo porta a sanzioni progressive, sempre più severe:
- prima assenza ingiustificata: decurtazione di ¼ della mensilità (pari a circa 8 giorni);
- seconda assenza: decurtazione di un’intera mensilità;
- terza assenza: decadenza dalla NASpI e dallo stato di disoccupazione.
Queste sanzioni si applicano anche a chi non partecipa alle iniziative di orientamento professionale organizzate dal Centro per l’Impiego.
Perché questi colloqui sono obbligatori?
La NASpI non è solo un sostegno economico per chi ha perso il lavoro, ma anche uno strumento per favorire il reinserimento nel mondo lavorativo. Per questo, i percettori devono dimostrare di essere attivi nella ricerca di un impiego e di collaborare con i servizi pubblici per il lavoro.
Saltare i colloqui equivale a dimostrare scarso interesse nella ricerca di una nuova occupazione e per questo viene punito con la riduzione o la revoca dell’indennità.
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Cosa fare se non si può partecipare a un colloquio NASpI?
Esistono situazioni in cui una persona non può realmente presentarsi all’appuntamento fissato dal Centro per l’Impiego. In questi casi, la mancata presenza può essere giustificata, ma solo se si rispettano precise regole di comunicazione e documentazione.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con nota del 4 marzo 2016 n. 39/0003374, ha chiarito quali sono i motivi validi per giustificare l’assenza:
- malattia o infortunio, documentati con certificato medico;
- servizio civile, leva obbligatoria o richiamo alle armi;
- gravidanza, nei periodi di astensione previsti dalla legge;
- citazioni in tribunale, con presentazione dell’ordine di comparizione;
- gravi motivi familiari, documentati e certificati;
- limitazioni legali alla mobilità personale, come arresti domiciliari o misure cautelari;
- ogni altro comprovato impedimento oggettivo o causa di forza maggiore, che impedisca la presenza senza margini di discrezionalità.
Come comunicare l’assenza?
Per evitare le sanzioni, è obbligatorio comunicare tempestivamente l’assenza e fornire la documentazione necessaria. Questa comunicazione deve avvenire:
- entro la data e l’ora stabilite per il colloquio;
- al massimo entro il giorno successivo alla convocazione, in caso di impossibilità immediata.
La comunicazione deve essere inviata via email al Centro per l’Impiego, allegando la documentazione che attesta il giustificato motivo dell’assenza.
Se l’appuntamento era stato fissato presso un soggetto privato accreditato, la documentazione deve essere presentata direttamente alla sede del soggetto privato, seguendo le stesse modalità e tempistiche.
Altri obblighi NASpI e relative sanzioni
Oltre ai colloqui presso il Centro per l’Impiego, i beneficiari della NASpI devono rispettare altri obblighi legati alla ricerca di lavoro e alla formazione professionale. Anche in questi casi, le sanzioni possono portare alla decurtazione o alla perdita del sussidio.
Mancata partecipazione a corsi di formazione e riqualificazione
Se il Centro per l’Impiego assegna un corso di formazione o riqualificazione professionale, il percettore della NASpI è obbligato a frequentarlo. In caso di assenza ingiustificata, si applicano queste sanzioni:
- prima assenza ingiustificata: decurtazione di una mensilità;
- seconda assenza: decadenza dalla NASpI e dallo stato di disoccupazione.
Rifiuto di un’offerta di lavoro congrua
Uno degli obblighi fondamentali per chi percepisce la NASpI è quello di accettare un’offerta di lavoro congrua, cioè coerente con la propria esperienza e il proprio percorso professionale. Se il beneficiario rifiuta un’offerta di lavoro senza una motivazione valida, la sanzione è immediata: decadenza totale dalla NASpI e dallo stato di disoccupazione.
Il concetto di “offerta congrua” viene valutato in base a diversi fattori, come la distanza dal domicilio, la coerenza con il proprio percorso lavorativo e il livello retributivo.
Per mantenere il diritto alla NASpI, è essenziale rispettare gli obblighi imposti dalla normativa, partecipando attivamente ai colloqui, ai corsi di formazione e accettando offerte di lavoro congrue.
Saltare i colloqui presso il Centro per l’Impiego senza una valida giustificazione porta a sanzioni progressive, che partono dalla decurtazione dell’indennità fino alla revoca totale del sussidio.
Se si è impossibilitati a partecipare, è fondamentale comunicare tempestivamente il motivo dell’assenza e inviare la documentazione richiesta. In caso contrario, si rischia di perdere il diritto all’indennità di disoccupazione.