Scadenza ISEE corrente: a giugno termina la validità dell’ISEE corrente per coloro che hanno aggiornato la loro situazione economica a gennaio. E’ necessario aggiornarlo entro il 30 giugno se si vuole continuare ad avere diritto ai bonus e alle agevolazioni.
Scadenza ISEE corrente giugno 2024
L’ISEE corrente “aggiorna” la situazione economica palesata nell’ISEE ordinario e rappresenta il modo più facile e veloce quando si desiderano ottenere aiuti ed agevolazioni.
L’ISEE corrente ha una validità di 6 mesi e si riferisce alla situazione economica degli ultimi:
- 2 mesi, quando si tratta di lavoratore dipendente a tempo indeterminato che abbia subìto la perdita, la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa;
- 12 mesi per tutte le altre situazioni diverse da quella sopra riportata.
L’ISEE corrente ha una validità di 6 mesi, perciò è necessario aggiornarlo con questa frequenza se non si vuole incappare in brutte sorprese.
La prossima scadenza dell’ISEE corrente è fissata nel 30 giugno, se quindi avete utilizzato l’ISEE corrente per ottenere bonus e agevolazioni, ricordatevi di presentare nuovo ISEE corrente, perché scaduti i termini tutto si resetterà all’ISEE ordinario, circostanza che comporterà conseguentemente la perdita delle agevolazioni.
Dove aggiorno ISEE corrente?
Per aggiornare l’ISEE corrente, è possibile agire in autonomia, oppure rivolgendosi a un CAF, che si occuperà della pratica al posto nostro.
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Quando è giusto presentare ISEE corrente?
Dal momento che l’ISEE ordinario è un’istantanea della nostra situazione lavorativa ed economica riferita però ai due anni antecedenti, capita non di rado che risulti falsata dal fatto di prendere come punto di riferimento un arco temporale troppo esteso. Di conseguenza, l’ISEE ordinario potrebbe non essere più fedele alla nostra situazione attuale. E’ per questo che esiste l’ISEE corrente, che va presentato ogni volta che:
- si perde il lavoro;
- un componente del nucleo famigliare che prima svolgeva un lavoro con contratto a tempo determinato ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato;
- si cambia lavoro (e di conseguenza reddito);
- si verifica una interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo ai fini Irpef;
- ha inizio la fruizione di trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo ai fini Irpef;
- Il nostro patrimonio sia diminuito di oltre il 20% rispetto a quello di 2 anni prima
I documenti per presentare ISEE corrente sono:
- ISEE ordinario;
- il documento che attesti la variazione della condizione lavorativa;
- la Dsu; (che dal 1° ottobre è diventata a pagamento)
- l’indicazione dei redditi percepiti negli ultimi 12 mesi (buste paga, certificazione di lavoro autonomo), tra cui rientrano anche eventuali trattamenti previdenziali o indennitari (bonus, carte di debito assistenziali, assegno familiari, etc…);
- la documentazione attestante la diminuzione del patrimonio mobiliare o immobiliare.