La compilazione di domande online o sottoscrizioni per ricevere delle agevolazioni non sono procedure immediate o facilmente gestibili in autonomia, quindi molti utenti richiedono l’aiuto di patronati o CAF per essere sicuri che tutto vada per il verso giusto. Dalla presentazione dell’ISEE alla richiesta dei sussidi, questi enti possono facilitare molto le operazioni e dare una risposta a ogni quesito. I nostri utenti ci hanno chiesto se la compilazione del PAD (Patto di Attivazione Digitale) o del PSP ( Patto di Servizio Personalizzato) presso patronati e CAF sia a pagamento, la risposta è “dipende”. Scopriamo il perché e se il PAD si paga al CAF nella nostra rubrica “La redazione risponde”.
Si può compilare il Patto di Servizio presso un CAF senza pagare?
La compilazione del PAD si paga al CAF: NO, per la sottoscrizione del Patto di Servizio (PAD) o del Patto di Servizio Personalizzato (PSP) si possono evitare costi aggiuntivi a partire dallo scorso 8 gennaio 2024. Ma avevamo accennato a un “dipende”. Alcuni patronati e CAF, infatti, potrebbero richiedere la copertura dei costi per l’assistenza nella compilazione o per il supporto burocratico.
Se il CAF o il patronato offre questo servizio, quindi, potrebbe richiedere un compenso, ma questo dipende dalla politica interna di ciascun ente. In molti casi, il servizio viene corrisposto gratuitamente perché fondamentale per l’accesso ai sostegni al reddito (come l’ADI).
Come compilare gratuitamente il PAD online?
Oltre a riuscire a trovare un patronato o CAF che non richiedano costi per erogare questo servizio, l’altra via più veloce e sicuramente gratuita è quella di compilare il tutto online in autonomia. Per poterlo fare, bisogna registrarsi sulla piattaforma SIISL con SPID o CIE ed esplorare l’area dedicata ad ADI. Qua, bisognerà seguire la procedura di compilazione dei dati anagrafici del proprio nucleo, in modo tale da fornire i requisiti per accedere al sussidio. Dopo la compilazione della domanda, sarà la piattaforma stessa a inviare i dati al servizio sociale del comune di residenza, per stabilire se i requisiti e le informazioni inserite diano accesso o meno al sussidio. Basterà, poi, controllare la piattaforma per sapere se il PAD è stato accolto, come spiegato nella nostra guida apposita.
Quindi, per tornare alla domanda principale, in molti casi il servizio è gratuito se si tratta di una pratica legata a un sostegno al reddito (come l’ADI), ma non mettiamo mai la mano sul fuoco in base al patronato o al CAF scelto.
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