Arretrati ADI per carichi di cura: quando verranno corrisposti? Una domanda che molti percettori si sono posti e sulla quale vi sono ancora poche certezze. Facciamo chiarezza.
Arretrati ADI per carichi di cura: quando arrivano?
Non vi sono ancora certezze assolute sui ricalcoli con gli importi esatti per i carichi di cura e la relativa corresponsione di arretrati.
Se infatti dovrebbe essere fuori di discussione che gli importi mancati per i carichi di cura dovrebbero essere corrisposti con le prossime mensilità, non si ha certezza sul quando.
Alcuni utenti ci segnalano di avere già ricevuto gli importi aggiornati con le lavorazioni di Maggio. Tuttavia, è opportuno segnalare che si tratta strettamente di nuclei familiari che hanno presentato in maniera tempestiva il modello ADI com esteso. Sugli arretrati dei mesi precedenti però tutto tace, e non vi è certezza alcuna che INPS carichi i conguagli, o quanto meno non a breve termine.
Inoltre, è necessario fare attenzione a un particolare: il ricalcolo degli arretrati viene effettuato dal momento dell’accettazione nel modello ADI-com esteso nei sistemi. Solo da quel momento, chi ha presentato domanda ha diritto agli arretrati.
Esempio: ho presentato ADI com a marzo ma solo a maggio è avvenuta l’accettazione nei sistemi. Non mi spettano dunque gli arretrati dei mesi precedenti.
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ADI e carichi di cura
Si ricorda che i componenti con carichi di cura sono valutati in base alla presenza di determinate situazioni familiari. Ovvero:
- figli fino a 3 anni;
- almeno tre figli minorenni;
- componenti disabili o in condizioni di non autosufficienza
Il carico di cura viene riconosciuto solo ad uno dei due genitori, (o dei componenti maggiorenni del nucleo) a prescindere dallo stato occupazionale di entrambi. Il coniuge col carico di cura viene indicato nella richiesta ADI al momento della domanda (o dopo, con ADI-com esteso).
Si ricorda che i genitori con carico di cura non sono tenuti a prendere parte alle attività di politica attiva per il lavoro.
Da disposizione INPS infatti, non hanno obblighi di attivazione lavorativa ma vi aderiscono solo su base volontaria i membri affetti da disabilità, over 60, con carichi di cura, e in generale tutti coloro che vengono da contesti sociali difficili e sono quindi affidati ai servizi sociali.
I componenti con carichi di cura partecipano invece ai progetti di inserimento sociale nei limiti delle loro disponibilità.