Le spese sanitarie sono tra quelle voci che danno diritto ad una detrazione d’imposta IRPEF. Per poter scaricare le spese sanitarie, però, è necessario seguire alcune regole ben precise. Inoltre, alcune spese sanitarie in casi specifici non sono soggette a detrazione.
Vediamo allora quali sono le regole in materia di detrazione di spese sanitarie
Spese sanitarie detraibili: come scaricarle correttamente
Per poter scaricare correttamente le spese sanitarie detraibili, dobbiamo indicarle nella dichiarazione dei redditi, usando il modello 730.
I costi sostenuti dovranno essere documentati da uno scontrino parlante o da una fattura, e, inoltre, ricordiamo anche che dal momento che l’Agenzia delle Entrate può effettuare accertamenti, i giustificativi delle spese devono essere conservati sino al 31 dicembre del quinto anno successivo rispetto a quello per cui viene presentata dichiarazione.
I documenti presentabili a riprova delle spese sostenute, sono:
- ricevute fiscali
- fatture
- scontrini parlanti
Le detrazioni operano sia che siano spese sostenute per il contribuente che per eventuali familiari a carico, (anche deceduti) a patto che comunque siano concretamente state effettuate da chi presenta la dichiarazione.
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E’ fiscalmente a carico quel familiare che abbia un reddito complessivo pari o inferiore a 2.840 euro annui lordi, mentre per i figli di età inferiore o pari a 24 anni tale limite è pari a 4.000 euro.
Tenere traccia delle spese detraibili: c’è MyTS app!
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Con MyTS app tutto diventa semplice: l’app ti permette di consultare le tue spese sanitarie, tenere traccia del tuo budget familiare con le statistiche, ma, cosa più importante in sede di dichiarazione dei redditi, tenere traccia dei tuoi referti e le ricevute per le spese sanitarie! Accedendo con il tuo Spid/CIE potrai conservare sul tuo smartphone tutti i documenti sanitari importanti.
Spese sanitarie detraibili: importi e limiti
I contribuenti possono portare in detrazione tutte le spese sanitarie detraibili che superino l’importo di 1,29.11 euro: qualsiasi cifra oltre la franchigia, quindi, verrà portata in detrazione. Le spese sanitarie per persone con disabilità, possono però essere ammesse integralmente alla detrazione del 19%, quindi senza franchigia: i costi verranno detratti integralmente.
Alcuni esempi di costi che possono essere detratti integralmente sono:
- costi per il trasporto in ambulanza;
- costi per l’acquisto di arti artificiali per la deambulazione.
Spese sanitarie detraibili: quali non è possibile detrarre
Alcune tipologie di spese sanitarie non sono detraibili, nello specifico si tratta di:
- spese effettuate a seguito di un danno arrecato da terzi (ad es. a seguito di un sinistro stradale) poiché in tal caso tali spese dovranno essere risarcite dal danneggiante o da terzi per suo conto;
- spese che hanno uno scopo esclusivamente assistenziale, versate da un sostituto di imposta o pagate dallo stesso contribuente.
Spese sanitarie detraibili effettuate all’estero: come comportarsi?
Quanto alle spese sanitarie e mediche effettuate all’estero, esse sono sottoposte all’identico regime cui sono sottoposte all’interno dei confini dell’Italia.
Dovremo pertanto munirci di una documentazione che attesti le spese sostenute, ma in questo caso è anche necessaria una traduzione della documentazione, che deve essere giurata nei casi in cui si tratti di lingue diverse dall’inglese, francese, spagnolo o tedesco.
L’obbligo di traduzione non sussiste, inoltre, per i residenti in Valle d’Aosta, se la documentazione è scritta in francese, e per i residenti a Bolzano, se i documenti sono scritti in tedesco, dato che in tali province francese e tedesco sono considerate lingue madri.
Anche per i residenti in Friuli Venezia Giulia, qualora si tratti di documentazione redatta in sloveno, non si rende necessaria la traduzione giurata.