Stipendi NoiPA aprile 2025: visibili gli importi netti, in arrivo aumenti e arretrati

Pietro Ginechesi

7 Aprile 2025

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Da domenica 6 aprile 2025, dopo le ore 13:00, sono disponibili online gli importi netti degli stipendi del mese di aprile sul portale NoiPA e tramite l’app ufficiale. Un anticipo inaspettato, reso possibile dalla conclusione anticipata della lunga manutenzione tecnica iniziata a fine marzo.

Il ripristino delle funzionalità della piattaforma NoiPA è avvenuto prima del previsto, permettendo così a oltre un milione di dipendenti pubblici, in particolare a docenti e personale ATA, di visualizzare l’importo netto prima della data ufficiale.

Un anticipo all’interno di un ritardo

La visualizzazione degli importi era inizialmente programmata per lunedì 7 aprile alle ore 7:00, secondo quanto riportato nel calendario del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tuttavia, l’intervento straordinario di manutenzione della piattaforma NoiPA, è stato concluso in anticipo, consentendo l’accesso agli importi già dal pomeriggio del 6 aprile, evitando ulteriori disagi per i lavoratori.

Quali aumenti sono previsti negli stipendi NoiPA di aprile 2025?

Aprile è un mese particolarmente interessante dal punto di vista retributivo: il cedolino NoiPA conterrà più voci del solito, grazie a una serie di misure economiche e correttivi contrattuali.

A partire da aprile 2025 entra in vigore l’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) relativa al nuovo triennio 2025-2027, in attesa del rinnovo del contratto nazionale. L’indennità viene corrisposta in assenza di un contratto collettivo rinnovato, per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori.

L’aumento, valido per aprile, maggio e giugno 2025, sarà:

  • calcolato sullo stipendio tabellare in vigore al 31 dicembre 2024;
  • pari allo 0,6% dell’importo tabellare lordo;
  • identificabile in busta paga con il codice assegno 129.

Da luglio 2025, salvo il rinnovo contrattuale, l’indennità dovrebbe salire fino all’1% dello stipendio tabellare.

Quanto aumentano gli stipendi nella scuola?

Nel comparto Scuola, che comprende docenti e personale ATA, l’IVC produrrà incrementi netti modesti ma significativi, variabili in base alla fascia di anzianità:

  • tra 4 e 10 euro netti al mese, a seconda del livello e della posizione retributiva;
  • incrementi più consistenti nelle fasce medio-alte, con effetti cumulativi nei mesi successivi;
  • possibilità che gli aumenti risultino “invisibili” in caso di aumenti nelle trattenute fiscali o contributive.

Indennità per mancato rinnovo: quali voci si aggiungono in busta paga?

Oltre all’IVC, la busta paga di aprile conterrà un’altra voce di compensazione, legata al ritardo nella firma del contratto 2022-2024, che avrebbe dovuto essere aggiornato già da mesi.

Questa indennità transitoria è pari allo 0,5% dello stipendio lordo, e si aggiunge ad altre maggiorazioni già corrisposte nel 2024:

  • un incremento lordo pari al 3,35%;
  • una precedente maggiorazione dello 0,5%, riconosciuta per lo stesso triennio ancora non rinnovato;
  • l’attuale incremento dello 0,6% legato al triennio 2025-2027.

La somma di queste percentuali rappresenta un significativo recupero salariale, anche se in forma dilazionata, in attesa del rinnovo ufficiale dei contratti collettivi.

Taglio del cuneo fiscale e arretrati: quanto arriva in più?

Un’altra componente importante del cedolino di aprile è il taglio del cuneo fiscale, misura introdotta dal governo per alleggerire il carico fiscale sui lavoratori a basso e medio reddito.

Sebbene formalmente in vigore da gennaio 2025, la misura diventa effettiva solo con gli stipendi di aprile, e comporta quindi anche l’erogazione degli arretrati relativi ai mesi di gennaio, febbraio e marzo.

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L’ammontare dell’aumento varia in base alla fascia di reddito:

  • per i redditi fino a 35.000 euro annui, si prevedono aumenti tra i 70 e i 100 euro netti complessivi;
  • per i redditi fino a 20.000 euro, la percentuale di sgravio si articola così:
    • 7,1% fino a 8.500 euro;
    • 5,3% tra 8.500 e 15.000 euro;
    • 4,8% tra 15.000 e 20.000 euro;
  • chi ha un reddito tra 20.000 e 32.000 euro riceverà una detrazione aggiuntiva di 1.000 euro annui;
  • per i redditi tra 32.000 e 40.000 euro, l’importo dello sgravio sarà ridotto secondo un criterio decrescente.

Questo recupero fiscale rappresenta un importante sollievo per molti dipendenti, già colpiti da inflazione e ritardi contrattuali.

Festività di aprile 2025: quali giorni influenzano la busta paga?

Il mese di aprile contiene due festività retribuite, che possono modificare l’importo della busta paga, a seconda del tipo di contratto e della presenza o meno sul posto di lavoro:

  • Lunedì dell’Angelo (21 aprile);
  • Festa della Liberazione (25 aprile).

In entrambi i casi:

  • se il lavoratore non presta servizio, la giornata viene comunque retribuita come normale giornata lavorativa;
  • se il lavoratore è in servizio, ha diritto a una maggiorazione stabilita dal contratto collettivo, con un aumento netto che può variare a seconda delle ore lavorate e del tipo di incarico.

Le date da ricordare per lo stipendio NoiPA di aprile 2025

Come ogni mese, NoiPA segue un calendario preciso per la pubblicazione dei cedolini e gli accrediti. Di seguito, le date fondamentali da segnare in agenda:

  • 14 aprile: emissione urgente per supplenti brevi e vigili del fuoco;
  • 18 aprile: emissione speciale per alcuni incarichi temporanei nel comparto scuola;
  • 23 aprile: pagamento ordinario per il personale a tempo indeterminato e con contratto annuale;
  • 28 aprile: pagamento per supplenti brevi o saltuari.

Il cedolino completo con tutte le voci dettagliate sarà consultabile intorno alla metà del mese, con tempistiche che possono variare leggermente da utente a utente.

Dopo l’interruzione causata dalla manutenzione straordinaria della piattaforma, il mese di aprile 2025 segna un ritorno alla normalità operativa per NoiPA, con cedolini più ricchi e più attesi del solito.

Tra IVC, arretrati, taglio del cuneo fiscale e festività retribuite, la busta paga di aprile si presenta come una delle più importanti dell’anno per moltissimi dipendenti pubblici, soprattutto nel comparto scuola.