Stipendi statali in aumento, ma di quanto? Il governo italiano ha infatti proposto un aumento degli stipendi per i dipendenti pubblici, con incrementi fino al 6% per i lavoratori statali, grazie a un’integrazione salariale accessoria dello 0,22%.
Gli aumenti medi previsti raggiungono circa 160 euro al mese. Sono anche previsti maggiori incentivi allo smart working, soprattutto per i dipendenti senior. Vediamo tutto quello che c’è da sapere.
Stipendi statali in aumento. Meloni: “Accelereremo stagione dei rinnovi”
La Premier Meloni ha affermato, durante il suo intervento all’assemblea di Confindustria: “Intendiamo accelerare nel 2024 la stagione dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego, che è stata avviata nel 2023″.
Il cambio di rotta si fa sempre più palpabile, soprattutto visto e considerato che siamo in dirittura d’arrivo verso la prossima legge di bilancio.
Poi ha aggiunto: “In questi mesi le retribuzioni medie contrattuali sono aumentate del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, merito della contrattazione, merito delle parti sociali, merito anche di un lavoro di accompagnamento che il governo ha fatto chiaramente con le sue iniziative.
Stipendi statali e funzioni centrali
Il governo intende innanzitutto intervenire su due comparti: funzioni centrali e difesa. Per il rinnovo dei contratti del comparto statale (ovvero ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici), l’Aran ha confermato la gli incrementi: circa 160 euro, pari al 5,74%. Per taluni rami si sale a 190.
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Leggermente inferiore per operatori ed assistenti, che rispettivamente si assestano ad un aumento di 110,4 euro e 116,1. Sale leggermente, a 141 euro, per i “funzionari“.
Salario accessorio e aumenti per tutti
Tra le ipotesi in campo, comunque, vi è anche la possibilità di un aumento esteso a tutti i dipendenti del comparto pubblico, che sarebbe dello 0,22% in forma di salario accessorio.
Tuttavia, quest’ultimo punto è oggetto di scetticismi, e comunque il nodo non verrà risolto prima dell’inizio del prossimo anno, con la Legge di Bilancio 2025. Per cui resta ad oggi una mera ipotesi.
Smart working e anzianità
L’Aran e il ministro per la Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, hanno proposto lo smart working per alcuni dipendenti pubblici specifici, come quelli più anziani. Per loro, potrebbe essere prevista maggiore flessibilità nelle ore di lavoro, e lavorare più tempo da casa, anziché essere presenti in sede.
Aumenti stipendi forze di polizia
Per le forze di polizia è previsto un aumento del 5,78%. Premono i sindacati sul riconoscimento della “specificità“. Ovvero sul trattamento differenziato delle forze armate rispetto agli altri dipendenti pubblici. Tale richiesta è stata avanzata in ragione del fatto che mentre i dipendenti statali si occupano della gestione e la tutela delle istituzioni democratiche, le forze dell’ordine si occupano invece di sicurezza interna ed esterna.