Storie RdC. La storia di oggi è la storia di Dalia, (nome di fantasia) fuggita da un marito violento, che era riuscita a riscattarsi grazie al supporto del Reddito di cittadinanza, e che ora vive nella paura del domani.
Storie RdC: “Abusata anche sessualmente, grazie a RdC mi sentivo libera”
“Sono disperata, sola al mondo.” Inizia così la lettera di Dalia. “Ho 48 anni e vivo in Sicilia, ad Agrigento. Da due anni che cerco lavoro e non trovo nulla. Tutto ebbe inizio due anni fa: dopo 30 anni di matrimonio scappai da mio marito, oramai ex perché siamo divorziati. Scappai perché subivo violenze di ogni genere: fisiche, piscologiche, economiche, sessuali: non ho amici né parenti, sono sola al mondo”.
Per il marito, racconta Dalia, era facile quindi tenerla in pugno, essendo sola, “dovevo per forza vivere nel suo carcere…”
Poi arriva il Reddito, che per lei rappresenta una boccata d’aria: “Ho ritrovato la vita grazie a RdC. Per questo sono riuscita a scappare, avevo il RDC e il rimborso affitto. Ma adesso non ho più niente e vorrei solo morire”.
Dalia si definisce “un vegetale senza futuro e speranze”. Arrivando alla triste conclusione di non avere più motivi per vivere.
C’è però per Dalia, forse, uno spiraglio di luce: le donne vittima di violenza domestica, potrebbero trovare il supporto dell’Assegno di inclusione, se ricorrono alcune determinate circostanze. Lo ha da poco stabilito il ministro Marina Elvira Calderone.
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ADI e donne vittime di violenza
Alle donne vittime di violenza, verrà corrisposto l’assegno di inclusione (qui per più informazioni). Lo ha recentemente stabilito il ministro Marina Elvira Calderone.
Lo Stato è al fianco delle donne che subiscono abusi: “Dovete poter contare sul nostro aiuto per denunciare i crimini di cui siete vittime. E noi, lo Stato, siamo al vostro fianco” .
Donne vittime di violenza: le statistiche
Circa 7 milioni di donne di età compresa tra i 16 ed i 70 anni hanno subìto violenza nel corso delle loro vite.
Stupri, molestie, minacce, violenze fisiche, abusi, tutti commessi per la stragrande maggioranza da partner o ex partner (parliamo di oltre 4 milioni in totale sui 7 milioni poc’anzi menzionati). Le forme più gravi di violenza sono quasi sempre esercitate da partner, ex, parenti o amici.