Per la rubrica Storie RdC, oggi vi raccontiamo le storie di due donne, Melania e Roberta ( ndr. nomi di fantasia), mamme separate che si sono sobbarcate tutte le spese relative ai figli, poiché abbandonate dagli ex mariti.
Grazie al sostegno del reddito e ai loro lavoretti saltuari, erano riuscite a garantire a sé stesse e ai loro figli una vita dignitosa. Ma poi è arrivato il vento di cambiamento portato delle riforme RdC, e loro sono rimaste sole in mezzo alla tempesta. Queste sono le loro storie.
Storie RdC, Melania: “Col reddito riuscivo dar da mangiare a mia figlia senza chiedere niente a nessuno”
Melania ci racconta: “Dieci anni fa mi sono separata e con grande fatica sono andata avanti con piccoli lavoretti per poter mantenere me e mia figlia”. Spiega: “il mio ex non mi dava nulla. Ho cominciato a soffrire di attacchi di panico ma nonostante ciò quando potevo lavoravo. Decido con un avvocato in patrocinio gratuito di fare causa al mio ex marito. In dieci anni ho vinto tutte le cause ma il mio ex è sempre riuscito a non darmi niente e soprattutto a farla franca.”.
In mezzo alle ingiustizie e con un ex marito assente, Melania trova riparo nel reddito di cittadinanza, che per lei è stata, fino a questa estate, la sua unica àncora di salvezza: “Arriva così il reddito di cittadinanza e finalmente riesco a dare da mangiare a mia figlia senza chiedere niente a nessuno. Felicissime. Riuscivamo a comprarci anche un dolcetto qualche volta, ad andare al cinema una volta al mese e a volte anche un pezzetto di pizza. Ci accontentava. Qualcuno però ha deciso che questa piccola felicità era troppa per noi perché a luglio siamo ripiombate nell’incertezza più totale. Sono giorni che non mangio e allora mi auguro solo di avere la forza di non mollare”.
Melania quindi si ritrova a dover affrontare, da sola, una delle tragedie più grandi per un genitore: l’angosciosa paura di non riuscire a trovare i soldi per dar loro da mangiare e garantirgli una vita dignitosa.
leggi qui la storia di un’altra mamma
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Roberta: “Anche i miei figli hanno il diritto di sedersi a tavola”
“Buongiorno, sono una mamma di 49 anni , separata non legalmente perché il mio ex marito nn va a firmare un certificato, quindi io con due figli , grazie al reddito ho potuto mettere qualcosa sul tavolo, mandarli a scuola, comprare vestiti a poco prezzo”.
Roberta spiega che fino ad ora grazie al reddito è riuscita “a cavarsela” e che l’ex marito non ha mai contribuito al sostentamento dei figli. Ha spiegato: “Il lavoro non c’è, piango per i miei figli e per quando toglieranno il reddito di cittadinanza, noi persone in difficoltà dovremmo essere aiutate”.
Dopo di che punta il dito su una dolorosa questione, quella della scarsità di retribuzione al sud: “Qui in Calabria lavori per 300/400 euro al mese, ma come andiamo avanti, con questi stipendi come posso andare avanti per i miei figli?”
La nostra Roberta conclude con una domanda diretta alla premier: “Cara Meloni , sei una mamma come me, anche i miei figli hanno il diritto di sedersi a tavola”
Si tratta indubbiamente di situazioni complesse, di cui il governo dovrebbe tener conto, senza abbandonare alla solitudine queste persone che invece dovrebbero essere tutelate dallo Stato.