Storie SFL. Oggi vi raccontiamo la storia di Lorenzo, 33 anni, vive in un piccolo appartamento alla periferia di una città italiana. Il suo ISEE è pari a zero e non ha accesso alla NASpI a causa di contributi insufficienti. La sua storia riflette una condizione comune a molti che, nonostante la volontà di migliorare la propria vita, si trovano intrappolati in una rete di burocrazia e difficoltà economiche.
Storie SFL: “Credo nella formazione, ma ogni volta è solo una serie infinita di difficoltà”
“Ho sempre creduto nella formazione come strumento per uscire dalla mia situazione,” scrive Lorenzo in una lettera inviata al Comune. “Ma ogni volta che provo a iscrivermi a un corso, incontro ostacoli insormontabili. Non ho nemmeno i soldi per prendere l’autobus, figuriamoci per comprare il materiale didattico.”
La situazione economica di Lorenzo è disperata. Dopo anni di lavori saltuari e sottopagati, ha accumulato debiti e vive al limite della sussistenza. Spesso si trova costretto a scegliere tra pagare le bollette e fare la spesa. “Ci sono giorni in cui salto i pasti,” confessa. “Non è una scelta facile, ma non ho alternative.”
Nonostante queste difficoltà, Lorenzo si è rivolto al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) con la speranza di accedere a corsi professionali che gli permettessero di trovare un impiego stabile. Tuttavia, il percorso si è rivelato più complicato del previsto.
“Ho presentato domanda a gennaio e inizialmente tutto sembrava procedere bene,” racconta Lorenzo. “Poi, dopo le prime due mensilità, i pagamenti si sono interrotti senza spiegazioni. Ho provato a contattare il Centro per l’Impiego, ma mi hanno detto che la mia pratica è ancora attiva e che i pagamenti dovrebbero arrivare. Non ho visto un euro da marzo.”
Le difficoltà economiche e la scarsa organizzazione dei corsi
Le difficoltà economiche non sono l’unico ostacolo. I corsi di formazione spesso vengono annullati o riprogrammati con poco preavviso, rendendo impossibile per Lorenzo organizzarsi. “Mi è capitato di presentarmi a lezione dopo aver preso in prestito i soldi per il biglietto dell’autobus, solo per scoprire che il corso era stato annullato. Non posso continuare così.”
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Lorenzo ha deciso di scrivere una lettera aperta alle istituzioni locali, denunciando la sua situazione. “Voglio lavorare, voglio migliorare la mia vita, ma mi sento abbandonato. SFL doveva essere una possibilità per ricominciare, invece è diventato un ulteriore ostacolo.”, ci spiega. La sua lettera, ad oggi, è rimasta senza risposta.
Nonostante il silenzio delle istituzioni, Lorenzo spiega: “Non è solo il mio problema,” conclude. “Ci sono tante persone come me che cercano di uscire da una condizione di povertà ma vengono lasciate sole. Spero che la mia voce possa servire a qualcosa.”