Supplemento di pensione INPGI: spetta a quei pensionati che dopo il pensionamento continuano a svolgere attività di giornalismo.
Supplemento di pensione INPGI: come si ottiene?
Per ottenere il supplemento di pensione INPGI devono essere trascorsi almeno due anni dal pensionamento, durante i quali il pensionato deve aver continuato a versare i contributi.
L’INPGI è l’acronimo per Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, ed è l’ente previdenziale che si occupa della gestione della previdenza dei giornalisti professionisti in Italia.
E’ un organismo autonomo e si occupa delle tutele ai giornalisti professionisti, dall’assistenza fiscale a quella previdenziale.
Come si calcola il supplemento di pensione dei giornalisti?
Il supplemento di pensione si calcola sulla base del montante contributivo individuale, ovvero sulla somma dei contributi versati durante l’attività professionale. I contributi sono dunque pari a una percentuale (attualmente ammontante a circa il 12%) del reddito netto dichiarato. .
Al momento del pensionamento, tale montante contributivo accumulato viene trasformato in pensione annua mediante l’applicazione del coefficiente di trasformazione. Il coefficiente varia in base all’età del giornalista al momento del pensionamento.
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Se un pensionato ha accumulato, ad esempio, un montante contributivo di 50.000 euro e richiede il supplemento a 65 anni, con un coefficiente di trasformazione (ipotetico) del 5%, il supplemento annuo sarà:
50.000×0,05=2.500 euro l’anno50.000 \times 0,05 = 2.500 \, \text{euro l’anno}
Come si ottiene il supplemento di pensione NPGI?
La pensione supplementare si ottiene secondo queste due condizioni:
- avere già una pensione principale (anche da altri enti);
- continuare a versare contributi all’INPGI 2 dopo aver ottenuto la pensione principale.
Pensione supplementare annua = Montante contributivo x Coefficiente di trasformazione
A cosa serve il supplemento di pensione?
Che si tratti di supplemento di pensione classica o INPGI, questo meccanismo entra in campo quando il pensionato continua a lavorare e vuole dunque assicurarsi una pensione più alta continuando a versare i contributi, in vista poi del suo ritiro definitivo dal mondo del lavoro.