Tradimento coniugale, cosa dice la legge?

Annarita Faggioni

5 Giugno 2024

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Tradimento coniugale, quali sono le conseguenze legali per normativa? Nel nostro ordinamento il matrimonio è un contratto a tutti gli effetti, dove entrambi i coniugi si impegnano non solo a vivere insieme, ma anche alla reciproca fedeltà. Quali sono le conseguenze dell’infedeltà coniugale nello specifico?

Cosa succede se il coniuge tradisce

Un tradimento nel matrimonio non è assolutamente qualcosa di semplice, anzi. La legge può venire incontro alle persone che hanno subìto il tradimento anche addebitando la separazione al coniuge che ha abbandonato il tetto coniugale o si riscontra infedele in sede giudiziaria. Possono verificarsi due circostanze:

  1. è la moglie a tradire. In questo caso il marito può abbandonare il tetto coniugale senza alcun addebito se riesce a dimostrare il tradimento matrimoniale precedente. In più, l’ex moglie può perdere il diritto all’assegno di mantenimento e la possibilità di ereditare. Il tradimento coniugale per legge non toglie alla madre la podestà sui figli o il loro eventuale allontanamento;
  2. è il marito a tradire. In questa situazione è importante quantificare i danni in sede legale. Il coniuge tradito può aver diritto a un aumento dell’assegno di mantenimento e a un risarcimento danni se il tradimento ha danneggiato la reputazione dell’ex coniuge in qualche modo.
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Il tradimento può essere considerato legale se ci sono delle situazioni pregresse che hanno causato il comportamento, come:

  • assenza prolungata di rapporti sessuali tra i coniugi;
  • vivere separati in casa;
  • violenze;
  • situazioni di crisi psicologica, soprattutto da parte della donna. In questi casi si ritiene il matrimonio stesso in crisi.

Quando il tradimento matrimoniale è considerato un reato? Analizziamo questo aspetto con le normative di riferimento.

Quando il tradimento coniugale è reato

Di per sé il tradimento coniugale non è reato, ma le conseguenze possono esserlo. Infatti, l’art.572 del Codice Penale stabilisce che i tradimenti possono diventare precedenti maltrattamenti in famiglia. Come? Una condotta abituale e una serie di insulti ostentati possono diventare poi delle aggravanti in sede legale e configurare il maltrattamento.

La Cassazione ha messo in evidenza come reato anche l’eventuale minaccia di rivelare la relazione extra coniugale al tradito con la sentenza n. 9750/2020. Il tradimento può diventare un reato anche in caso di stalking, cioè quando l’amante contatta il coniuge tradito al fine di ottenere un aggravamento della separazione.


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Per quanto riguarda la separazione con addebito, invece, la Cassazione si è espressa con la sentenza n. 17741/2013, che indica chiaramente come il tradimento si possa connettere a precedenti in famiglia. Infatti, la prassi giuridica impone che il tradimento non si possa considerare un reato se esistono già situazioni di notevole frattura tra i coniugi.

Per quanto riguarda il risarcimento dei danni, questo non dipende solo dal tradimento in sé, ma dalla presenza del tradimento con:

  • danni subiti da uno dei due coniugi;
  • comportamenti scorretti dimostrabili da parte di uno dei due coniugi;
  • un nesso tra il comportamento e il danno;
  • la prova di questo nesso.

Senza questi quattro elementi, da dimostrare in sede legale, non è possibile procedere con eventuali addebiti o risarcimenti. In più, è importante sapere che un singolo tradimento che non si traduce in una condotta abituale può diventare poi ininfluente in sede processuale.

Come si fa a dimostrare un tradimento coniugale

Ci sono diversi metodi per accertare il tradimento coniugale:

  • chiedere a un investigatore privato autorizzato di trovare delle prove che attestano la condotta abituale (foto, video, documenti);
  • chiamare a testimoniare persone vicine alla coppia;
  • la testimonianza dell’amante;
  • ottenere email e messaggi che attestano la relazione continuata.

È importante sapere che le prove non sono valide se vanno contro la privacy dell’ex coniuge, anche se dimostrano il tradimento coniugale. Rivolgersi a un investigatore privato o alle Forze dell’Ordine per condotte reiterate (attraverso una denuncia) consente di risolvere questo problema e di ottenere prove valide in sede legale.