Autovelox e multe, cosa cambia
È stato recentemente pubblicato il decreto che disciplina l’uso degli autovelox e le modalità di collocazione degli stessi. Tale provvedimento ha come scopo prefissato quello di mettere al primo posto la tutela della sicurezza nella circolazione e nei trasporti, fissando regole certe sul posizionamento dei dispositivi e sulle sanzioni previste.
Ecco le principali novità introdotte dal decreto sugli autovelox:
- I tratti di strada su cui si possono usare gli autovelox devono essere individuati con un provvedimento del prefetto, nonché segnalati almeno 1 Km prima (fuori dai centri abitati)
- Viene fissata la distanza minima che deve intercorrere tra un dispositivo autovelox e l’altro (progressiva in base al tipo di strada) così da evitare la proliferazione dei dispositivi di rilevamento della velocità
- Gli autovelox sono vietati laddove esiste un limite di velocità eccessivamente ridotto: meno di 50 Km nelle strade urbane; per le strade extraurbane, invece, nel caso in cui il limite di velocità imposto non venga ridotto di più di 20 km rispetto a quello previsto dal codice per quella tipologia di strada (es. se il limite è 110 km/h, il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite è fissato ad almeno 90 km/h ma non per limiti inferiori)
- L’uso di dispositivi a bordo di un veicolo in movimento, da ora è consentito soltanto se c’è una contestazione immediata, altrimenti dovranno essere scelte postazioni fisse oppure mobili, opportunamente visibili
Le altre novità del decreto
Sempre in base al nuovo decreto sugli autovelox, ecco cosa cambia in dettaglio:
- La postazione fissa con autovelox, ora, può essere collocata solo se il limite massimo di velocità consentito è pari a quello generalizzato per quel tipo di strada, comunque non inferiore a 50 km/h
- Per la precisione, gli autovelox dovranno essere segnalati con un preavviso di almeno 1 km sulle strade extraurbane, 200 metri sulle urbane a scorrimento, 75 metri sulle altre tipologie strade
- Sulle strade extraurbane, dovrà esserci almeno 1 km di distanza tra il cartello stradale che indica il limite di velocità e l’autovelox stesso. Sulle strade urbane, invece, la distanza minima deve essere di almeno 500 metri
- Come da vecchia normativa, la distanza massima tra cartello e autovelox resta invariata: l’autovelox non deve trovarsi oltre 4 km dal cartello
- Per scongiurare il fenomeno della duplicazione delle contravvenzioni, il nuovo decreto ha prevede quanto segue: se ci si imbatte in più autovelox entro la stessa ora e sul medesimo tratto di strada di competenza di un solo ente, l’automobilista pagherà solo una multa. Sarà tuttavia la muta più severa consentita, maggiorata di un terzo se più conveniente
Cosa sapere su autovelox e multe
Le multe comminate con autovelox sono rilevate attraverso dispositivi fissi o mobili, tramite i quali le Forze dell’Ordine verificano e sanzionano gli eccessi di velocità. Si tratta di violazioni prive di contestazione immediata, poiché generalmente queste multe vengono recapitate al domicilio di riferimento per posta raccomandata.
Per legge, gli autovelox possono essere presenti su strade urbane, extraurbane e in autostrada, ma devono essere opportunamente segnalati e soggetti a controlli annuali. Ecco quali sono i limiti di velocità da rispettare, in base all’articolo 142 del Codice della Strada, per non incorrere in multe da autovelox:
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- Limite di 50 Km/h sulle strade urbane
- 90 Km/h sulle strade extraurbane secondarie
- Limite massimo di 110 Km/h sulle strade extraurbane principali
- 130 Km/h in autostrada
In caso di nebbia fitta o pioggia, oppure altre condizioni atmosferiche proibitive, tutti i limiti di velocità si riducono di 20 Km/h, fatta eccezione per le strade urbane.
Nella velocità che viene rilevata dal sistema autovelox, sono applicate delle tolleranze di cui bisogna tenere conto:
- Tolleranza 5 Km/h, nel caso di velocità fino a 100 Km/h e
- Ulteriore tolleranza del 5%, per velocità superiori a 100 Km/h
Il costo delle multe da autovelox
Le multe con autovelox fisso o mobile dipendono dall’eccesso di velocità che viene rilevato. Ecco quali sono i parametri:
- Fino a 10 Km/h in più sul limite, la multa va da 42 euro a un massimo di 173 euro
- Da 10 a 40 Km/h in più del limite, si applica una multa che va da 173 euro a un massimo di 694 euro
- Dai 40 ai 60 Km/h oltre il limite, la multa va da 543 euro fino a un massimo di 2.170 euro, più la sospensione della patente da 1 a 3 mesi
- Oltre i 60 Km/h sopra il limite, la multa va da 845 euro fino a 3.382 euro di massimale, più la sospensione della patente da 6 a 12 mesi
Si rischia inoltre, in base alla gravità dell’infrazione commessa:
- La decurtazione di 5 punti sulla patente, nel caso di velocità che superi il limite dai 10 ai 40 Km/h
- Decurtazione di 10 punti, con un eccesso di velocità da 40 a 60 Km/h
- Con una velocità di oltre 60 Km/h oltre il limite, i punti decurtati saranno invece più di 10
- Per i neopatentati il numero di punti persi è sempre il doppio
Come contestare una multa per autovelox
In alcune circostanze, è possibile contestare una multa da autovelox presentando ricorso, per fare annullare l’ammenda e le eventuali sanzioni comminate. Ecco i casi in cui esistono le condizioni per una contestazione:
- Violazione notificata dopo 90 giorni dall’accertamento
- Autovelox gestito da società private, non direttamente da un ente pubblico
- Se l’autovelox non è stato sottoposto a revisione periodica e taratura annuale
- Se i dati nel verbale sono inesatti o incompleti
- Quando l’autovelox non è segnalato in modo appropriato
In questi casi, si può fare ricorso presso il giudice di pace entro 30 giorni dall’avvenuta notifica, pagando però un contributo di almeno 43 euro. In alternativa, è possibile rivolgersi al prefetto entro 60 giorni. Il giudice di pace può confermare o annullare la multa. Il prefetto può accogliere il ricorso oppure rifiutarlo, ma se lo rifiuta può obbligare a pagare almeno il doppio dell’importo della multa originaria. È sempre possibile, comunque, ricorrere al tribunale e impugnare la decisione.