Il trattamento integrativo, noto anche con il nome di ex Bonus Renzi, è una somma aggiuntiva riconosciuta ai lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi. Si tratta di un beneficio fiscale che riduce l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) ed è erogato direttamente in busta paga dal datore di lavoro. Anche i percettori Naspi ne hanno diritto, ma solo in alcuni specifici casi. Ecco quali.
Trattamento integrativo Naspi: chi ne ha diritto?
Anche i percettori Naspi hanno diritto al trattamento integrativo. Come abbiamo infatti appena detto, il trattamento integrativo spetta ai lavoratori dipendenti, e quindi anche gli ex lavoratori dipendenti possono avervi diritto, a patto di rispettare tutte le condizioni.
Il trattamento integrativo per i percettori della NASpI viene accreditato direttamente dall’INPS insieme all’indennità di disoccupazione. L’importo è quello ordinario di 100 euro al mese. Viene erogato con la stessa modalità scelta per ricevere la NASpI (bonifico bancario/postale o accredito su conto corrente).
Si ricorda che spetta solo se il reddito complessivo annuo rientra nei limiti previsti dalla normativa, ovvero 15mila euro.
Modalità di erogazione trattamenti integrativo su Naspi
Il trattamento integrativo su Naspi viene erogato mensilmente o sottoforma di conguaglio di fine anno, esattamente come accade con il trattamento integrativo per i lavoratori dipendenti.
Se l’INPS non ha erogato il trattamento integrativo insieme alla NASpI, potrebbe essere necessario richiedere il conguaglio nella dichiarazione dei redditi.
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Tuttavia, non tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto al trattamento integrativo, vediamo chi è escluso.
Trattamento integrativo Naspi: chi è escluso?
Non hanno diritto al trattamento integrativo:
- Ex lavoratori con contratti di collaborazione (Co.co.co, Co.co.pro)
- Lavoratori autonomi (anche se percepiscono NASpI)
- Ex lavoratori con contratti intermittenti senza indennità di disponibilità
Quindi, chi prima della disoccupazione aveva un contratto da lavoratore dipendente, potrà ricevere il trattamento integrativo insieme alla NASpI. Chi invece aveva un altro tipo di contratto, non ne ha diritto.