Con l’avvicinarsi di dicembre, cresce l’attesa per la tredicesima per i docenti, che quest’anno verrà accreditata con qualche giorno di anticipo. Rispetto al solito pagamento che avviene il 15 dicembre, quest’anno i docenti riceveranno la tredicesima il 13 dicembre, un venerdì, per compensare il fatto che il 15 cadrà di domenica. Ma quanto sarà l’importo della tredicesima per i docenti? Quali voci del contratto concorrono al calcolo e come si differenzia rispetto allo stipendio ordinario?
Come si calcola la tredicesima per i docenti?
La tredicesima per i docenti non corrisponde all’intero ammontare dello stipendio mensile, poiché non tutte le componenti dello stipendio concorrono alla sua formazione. La tredicesima è calcolata includendo:
- stipendio tabellare, ovvero la retribuzione base stabilita dal contratto di lavoro;
- indennità integrativa speciale (IIS) conglobata, che è una voce retributiva fissa;
- indennità di vacanza contrattuale (IVC), un compenso previsto in attesa del rinnovo contrattuale.
Non vengono invece conteggiate nella tredicesima le voci retributive accessorie, come la Retribuzione Professionale Docenti (RPD), le ore eccedenti e altri emolumenti accessori. Tali componenti non rientrano nella base di calcolo poiché non fanno parte dello stipendio fisso, riducendo così l’importo complessivo della tredicesima rispetto allo stipendio mensile ordinario.
Quali tasse e trattenute si applicano sulla tredicesima?
La tredicesima è sottoposta a diverse trattenute fiscali e previdenziali che incidono sul netto finale. Nello specifico, le ritenute principali sono:
- INPS dell’8,8%, che copre i contributi previdenziali obbligatori;
- TFS/TFR del 2,50% sull’80% dell’importo: riguarda il trattamento di fine servizio o di fine rapporto, obbligatorio per i dipendenti pubblici;
- fondo credito dello 0,35%, un contributo per il fondo credito.
A queste ritenute si aggiunge l’IRPEF, calcolata in base allo scaglione di reddito. Per la maggioranza dei docenti, che rientrano in uno scaglione con aliquota massima del 23% o 35%, l’IRPEF viene applicata sull’intero importo imponibile della tredicesima.
Esempi pratici di calcolo della tredicesima per i docenti
Vediamo tre esempi di calcolo della tredicesima netta per i docenti, considerando varie fasce di stipendio.
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1.Esempio: Docente con stipendio tabellare di 1.500 euro mensili
- Stipendio tabellare: 1.500 €
- Ritenuta INPS (8,8%): -132 €
- Ritenuta TFS/TFR (2,5% su 80%): -30 €
- Ritenuta fondo credito (0,35%): -5,25 €
- IRPEF al 23%: -310,73 €
Tredicesima netta: circa 1.022 €
2. Esempio: Docente con stipendio tabellare di 1.800 euro mensili
- Stipendio tabellare: 1.800 €
- Ritenuta INPS (8,8%): -158,40 €
- Ritenuta TFS/TFR (2,5% su 80%): -36 €
- Ritenuta fondo credito (0,35%): -6,30 €
- IRPEF al 23%: -378,52 €
Tredicesima netta: circa 1.221 €
3. Esempio: Docente con stipendio tabellare di 2.400 euro mensili
- Stipendio tabellare: 2.400 €
- Ritenuta INPS (8,8%): -211,20 €
- Ritenuta TFS/TFR (2,5% su 80%): -48 €
- Ritenuta fondo credito (0,35%): -8,40 €
- IRPEF al 35%: -739,86 €
Tredicesima netta: circa 1.392 €
La tredicesima 2024 dei docenti, pur rappresentando un’aggiunta economica attesa a fine anno, è soggetta a detrazioni e non include tutte le componenti dello stipendio. Per molti insegnanti, l’importo netto sarà inferiore allo stipendio mensile, ma rimane comunque un sostegno importante per affrontare le spese delle festività di fine anno.