Negli ultimi anni, le truffe online hanno assunto forme sempre più sofisticate, colpendo cittadini di ogni fascia d’età. Ma a pagare il prezzo più alto sono spesso gli anziani, più vulnerabili davanti a messaggi digitali che imitano in modo credibile la comunicazione degli enti pubblici. È in questo contesto che l’INPS ha diffuso un comunicato ufficiale, per mettere in guardia da falsi SMS che, spacciandosi per notifiche istituzionali, cercano di rubare dati personali o credenziali di accesso.
Come riconoscere un vero SMS dell’INPS?
Uno dei principali chiarimenti forniti dall’INPS riguarda la struttura dei messaggi inviati ufficialmente dall’Istituto. Secondo quanto precisato nel comunicato, nessun SMS INPS contiene link cliccabili. I messaggi hanno una funzione esclusivamente informativa, e invitano l’utente a verificare eventuali comunicazioni all’interno della propria area riservata sul portale INPS.
In sintesi, i veri SMS INPS:
- non contengono link attivi o cliccabili;
- indicano solo la disponibilità di una nuova comunicazione online;
- non chiedono mai di inserire dati personali o di accedere tramite link esterni;
- invitano l’utente ad accedere all’area MyINPS con SPID o CIE per consultare le informazioni.
Tutto ciò permette di evitare che i cittadini cadano nella trappola di SMS fraudolenti, che spesso riproducono graficamente l’aspetto di un messaggio ufficiale, ma indirizzano a siti contraffatti.
Perché gli anziani sono le vittime preferite delle truffe via SMS?
Gli autori di queste frodi prendono spesso di mira fasce della popolazione meno abituate a usare internet, tra cui molti pensionati e persone anziane. Questi utenti, fidandosi della presunta autorevolezza del mittente, sono più inclini a cliccare su link sospetti, convinti che si tratti di comunicazioni reali.
I motivi per cui gli anziani sono frequentemente vittime di truffe digitali includono:
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- minore familiarità con l’uso di smartphone, app e strumenti di autenticazione digitale;
- tendenza a fidarsi delle comunicazioni scritte, soprattutto se presentano loghi o nomi istituzionali;
- difficoltà a distinguere tra un sito ufficiale e una copia fraudolenta;
- mancanza di accesso a fonti di informazione aggiornate sulle nuove truffe.
Per questo motivo, è fondamentale sensibilizzare anche familiari e caregiver, che possono aiutare le persone anziane a navigare online in sicurezza e a riconoscere i segnali di un tentativo di frode.
Qual è l’unico modo sicuro per consultare le comunicazioni dell’INPS?
L’INPS ribadisce che l’unico canale sicuro per consultare le proprie pratiche, esiti e pagamenti è l’area riservata MyINPS, accessibile dal sito ufficiale www.inps.it. Per entrare in quest’area è necessario autenticarsi tramite:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
- CIE (Carta d’Identità Elettronica).
L’autenticazione tramite SPID o CIE garantisce un elevato livello di protezione dei dati personali e impedisce accessi non autorizzati. Solo dopo essersi autenticati, gli utenti possono:
- consultare i dettagli delle richieste e dei pagamenti in corso;
- scaricare comunicazioni ufficiali;
- ricevere aggiornamenti sullo stato delle pratiche;
- interagire in modo sicuro con i servizi digitali dell’Istituto.
L’accesso diretto all’area MyINPS è quindi l’unica modalità consigliata per gestire informazioni sensibili, evitando di cadere in trappole costruite ad arte tramite SMS o email fraudolente.
Cosa fare se si riceve un SMS sospetto?
Nel caso si riceva un messaggio che sembra provenire dall’INPS ma contiene link cliccabili o inviti ad agire in modo urgente, è fondamentale non interagire. Ecco le azioni da intraprendere:
- non cliccare sul link presente nel messaggio;
- non inserire dati personali in eventuali pagine che si aprono;
- accedere manualmente al portale INPS per verificare la presenza di comunicazioni;
- segnalare il tentativo di phishing al proprio gestore telefonico o alle autorità competenti.
È buona norma, inoltre, salvare tra i preferiti il sito ufficiale dell’INPS, così da accedervi sempre direttamente, senza passare attraverso link ricevuti via SMS o email.
Come tutelarsi dalle truffe digitali: consigli utili
Oltre a seguire le raccomandazioni dell’INPS, ci sono alcune buone pratiche che ogni cittadino dovrebbe adottare per difendersi dalle truffe online:
- leggere con attenzione ogni messaggio ricevuto e diffidare da comunicazioni troppo allarmanti o urgenti;
- evitare di fornire dati personali a sconosciuti, anche se il messaggio sembra ufficiale;
- aggiornare regolarmente software e sistemi di sicurezza dei dispositivi;
- chiedere supporto a familiari o persone di fiducia in caso di dubbi;
- partecipare, quando possibile, a iniziative locali di educazione digitale.
Le truffe via SMS non sono solo un problema tecnologico: sono una questione sociale, che richiede la collaborazione di istituzioni, media, associazioni e cittadini per essere affrontata con efficacia.