Che rapporto esiste tra donne vittime di violenza di genere e ISEE? Le donne che subiscono violenza di genere possono costituire un ISEE separato, anche se in precedenza facevano parte di un nucleo familiare con il partner violento?
Si tratta di un quesito a cui dà risposta la normativa italiana: le donne possono costituire ISEE a parte, così da potersi creare una indipendenza e avere accesso facilitato alle prestazioni sociali e assistenziali.
Violenza di genere e ISEE autonomo
Per ottenere un ISEE separato, la donna vittima di violenza deve:
- essere ospitata in una casa rifugio o in una struttura di protezione riconosciuta dai servizi sociali.
- avere un’attestazione formale che certifichi la condizione di vittima di violenza, rilasciata dai servizi sociali o dal centro antiviolenza.
L’ISEE autonomo per le donne vittime di violenza è regolato dall’art. 7 del DPCM 159/2013, con integrazioni successive. Questa misura è stata introdotta per evitare che la donna venga penalizzata economicamente e possa accedere a bonus, agevolazioni e sostegni al reddito senza essere vincolata al reddito del partner violento.
Violenza di genere e dati ISTAT
La violenza di genere è un fenomeno sociale e culturale profondamente radicato, che colpisce milioni di donne nel mondo. In Italia, secondo i dati ISTAT, una donna su tre ha subito violenza almeno una volta nella vita, e spesso le vittime si trovano in condizioni di dipendenza economica, rendendo difficile l’uscita da queste situazioni.
Uno degli aspetti più critici della violenza di genere è proprio la violenza economica, ovvero il controllo finanziario che l’aggressore esercita sulla vittima, limitando la sua autonomia e la possibilità di costruirsi una vita indipendente. Per questo, l’accesso a un ISEE autonomo diventa un tema fondamentale di giustizia sociale, in quanto permette alle donne vittime di violenza di ottenere aiuti economici e servizi senza essere vincolate al reddito del partner violento.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
La violenza economica nella violenza di genere
Talvolta, violenza economica e di genere vanno di pari passo. La violenza economica è una forma di abuso spesso invisibile, e che può assumere diverse forme, tra cui:
- impedire alla donna di lavorare o costringerla a lasciare il lavoro
- non permetterle di gestire il proprio stipendio o il denaro familiare
- non darle accesso a conti bancari o strumenti finanziari
- lasciarla senza risorse per il mantenimento dei figli
- accumulo di debiti a suo nome, senza il suo consenso
Ovviamente, l’effetto principale della violenza economica è la mancanza di indipendenza finanziaria, che rende difficile per la vittima lasciare il partner violento. Spesso le donne rimangono in relazioni abusive non per mancanza di volontà, ma perché non hanno i mezzi economici per andarsene.
Il problema è ancora più grave quando la donna ha figli a carico e teme di non poter garantire loro una vita dignitosa.
Proprio per tali ragioni, la legge è intervenuta a riguardo garantendo a chi subisce violenza di genere la possibilità di potersi scorporare dall’ISEE e conquistare finalmente autonomia e indipendenza.