Il sito dell’Agenzia dell’Entrate ha smesso di funzionare. È successo lo scorso venerdì 16 maggio, a causa dell’enorme afflusso di contribuenti che si erano collegati alla piattaforma per verificare, modificare e inviare la dichiarazione 730/2025 precompilata. Allo stesso tempo, in moltissimi professionisti stavano utilizzando il sito per adempiere ad altre scadenze fiscali. Ora però, commercialisti, consulenti del lavoro e associazioni di consumatori hanno chiesto la proroga delle scadenze. E pare (per fortuna) che dopo il pasticcio l’Agenzia sia disposta a concedere quanto richiesto. Vediamo qui sotto tutti i dettagli.
730 precompilato, il sito dell’Agenzia va in tilt
È accaduto venerdì 16 maggio, mentre decine di migliaia di contribuenti erano collegati al sito dell’Agenzia, impegnati in gran parte a verificare, modificare e spedire per via telematica la dichiarazione 730/2025 precompilata. Il sito dell’Agenzia, insomma, ha smesso di funzionare a dovere ed è andato in tilt. Un disguido che ha messo in difficoltà migliaia di contribuenti (e commercialisti), come segnalato in maniera repentina dal Consiglio nazionale dei commercialisti in una nota: “Dalle ore 10.30 gli intermediari telematici non riescono ad accedere alle funzionalità del sito”.
Dopo un intervento provvidenziale di Sogei – che ricopre il ruolo di partner tecnologico dell’Agenzia – all’ora di pranzo il sito dell’Agenzia ha ripreso il suo corretto funzionamento. Peccato però che nel pomeriggio, provando ad accedere all’area riservata, il servizio fosse di nuovo rallentato. “Al momento l’avanzamento della coda è in pausa”, si leggeva infatti una volta effettuato il collegamento alla piattaforma.L’intervento di Sogei per sbloccare l’impasse
Sogei ha diffuso un comunicato relativo ai disguidi di venerdì: “In seguito ai recenti disservizi segnalati sulle funzionalità dell’area riservata del sito…stiamo attivamente lavorando per risolvere il malfunzionamento tecnico verificatosi”. Il team, proseguiva poi il comunicato, “è impegnato senza sosta per individuare le cause e ripristinare il corretto funzionamento dei servizi nel minor tempo possibile. Sogei sta seguendo con la massima attenzione ogni fase del processo di risoluzione. Le strutture tecniche di Sogei stanno lavorando affinché la situazione venga gestita con la massima efficienza”. Sono anche seguite scuse, da parte di Sogei, “per gli eventuali disagi causati”.
Come mai il sito dell’Agenzia è andato in tilt
Resta da capire, intanto, perché un sito come quello dell’Agenzia delle Entrate sia andato in tilt così facilmente. Le motivazioni parrebbero molteplici: innanzitutto, l’enorme accesso di contribuenti per la verifica la modifica e l’invio della dichiarazione dei redditi precompilata – che poteva essere trasmessa a partire da giovedì 15 maggio – ha creato una situazione di ‘sovraffollamento’ notevole. Va poi presa in considerazione la serie di scadenze fiscali e contributive concentrate a metà mese (come ogni mese), che includeva:
- Il versamento della terza rata del 2024 per i contribuenti Iva
- I versamenti per enti pensionistici, enti pubblici e sostituti d’imposta
- La Tobin tax
- Lo split payment
- L’imposta sull’attività svolta ad aprile per i soggetti che esercitano intrattenimento.
La richiesta di proroga all’Agenzia delle Entrate
A seguito del disguido, il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, ha invocato subito un differimento delle scadenze iniziali. Inviando al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone una lettera, in cui è stata fatta richiesta di “prorogare i termini dei numerosi adempimenti in scadenza in data odierna”.
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Lo stesso tipo di provvedimento è stato poi richiesto anche dal tesoriere e consigliere delegato alla fiscalità Salvatore Regalbuto: “Abbiamo richiesto l’intervento del direttore dell’Agenzia al fine di accertare l’irregolare funzionamento del servizio con conseguente proroga di cui al dl 21 giugno 1961 n. 498”.
In sostanza, la legge citata da Regalbuto garantisce la possibilità di spostare in avanti, fino a 10 giorni, il termine degli adempimenti in casi straordinari (tra cui rientrano i disservizi tecnici). E nel frattempo, l’Associazione nazionale commercialisti (Anc), dei tributaristi e anche del Codacons, ha chiesto che ai contribuenti coinvolti, ovviamente, non venga “applicata alcuna penale o sanzione” per i ritardi legati al disservizio.
Cosa succede ora
Quanto all’Agenzia delle Entrate, ha riconosciuto il disservizio con una nota esaustiva: “Sogei S.p.A….incaricata della realizzazione, sviluppo, manutenzione e conduzione tecnica del sistema informativo della fiscalità per l’Amministrazione finanziaria e, quindi, anche del sito web e dei servizi informatici dell’Agenzia delle Entrate, ha comunicato che a partire dalla mattina del 16 maggio 2025 si stanno verificando dei malfunzionamenti all’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate”.
“Alla luce di tale situazione”, ha poi aggiunto l’AdE, “l’Agenzia delle entrate comunica che provvederà a emanare un provvedimento di irregolare funzionamento degli uffici, non appena Sogei avrà provveduto alla risoluzione dei malfunzionamenti in area riservata”. In soldoni, quindi, il provvedimento invocato dall’Agenzia prevederà la proroga dei termini stabiliti in origine. Attendiamo quindi, con fiducia, la decisione su quando decorreranno le nuove scadenze per i versamenti all’Agenzia. Sperando che nel frattempo non si verifichino altri disservizi di simile portata.