L’acconto IRPEF previsto per novembre per imprese e professionisti in partita iva è slittato al prossimo anno, precisamente al 16 gennaio 2024. Questa misura è stata approvata dal DL con misure urgenti in economia e finanza, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.
L’IRPEF, acronimo di “Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche,” è una tassa che le persone devono pagare sul loro reddito personale. Questa imposta è calcolata in base al reddito dichiarato nelle dichiarazioni dei redditi e varia in base a una serie di aliquote progressive.
In sostanza, l’IRPEF rappresenta la parte dell’imposta sul reddito che viene prelevata direttamente dalle persone fisiche per finanziare il bilancio dello Stato.
Pagamenti per acconto IRPEF rimandati al 16 gennaio 2024
Alberto Gusmeroli, il Presidente della Commissione attività produttive della Camera è intervenuto al VII Congresso dell’Istituto Nazionale Tributaristi dicendo:
“Stiamo individuando un tetto di fatturato, probabilmente vicino ai 500mila euro per rientrare nell’abolizione dell’acconto di novembre rateizzato e pagato da gennaio a giugno 2024. Tutto il resto della platea entra a novembre 2024“.
Ad oggi questo provvedimento è stato confermato, quindi è stato rinviato il versamento della seconda rata di acconto IRPEF, solo per il 2023 e solo per persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi con un totale non superiore a 170 mila euro.
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Come funziona il pagamento delle imposte per chi è in partita iva
Chi è un lavoratore autonomo in partita iva sa che deve versare le imposte in determinati periodi dell’anno con Modello F24. Sono coinvolte le persone fisiche, le società di persone e le società di capitali o enti equiparati.
I versamenti delle imposte sui redditi (Irpef o Ires) avvengono solitamente in due step durante l’anno fiscale, presentando:
- il saldo relativo all’anno oggetto della dichiarazione;
- l’acconto per l’anno successivo.
La prima rata di acconto viene versata entro il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione (è possibile anche fare il pagamento entro i 30 giorni successivi pagando una maggiorazione dello 0,40%). La seconda rata invece viene versata entro il 30 novembre dello stesso anno.
L’acconto IRPEF è pari al 100% dell’imposta dichiarata lo stesso anno e riferita al saldo dell’anno precedente, ed è richiesto quando è superiore a 51,65 euro (al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta e delle ritenute e delle eccedenze). Si può fare anche un unico versamento con scadenza il 30 novembre, se l’acconto è inferiore a 257,52 euro
Rateizzazione acconto IRPEF per piva
L’acconto IRPEF può essere suddiviso in più rate, fino ad arrivare a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese. Gli interessi vengono applicati a partire dalla seconda rata.
Si tratta di un obiettivo che era da tempo in previsione nella riforma fiscale per distribuire le imposte in più mesi durante l’anno, così da alleggerire il carico per i titolari di partita iva. La misura è stata approvata dalla Commissione Finanze della Camera il 29 giugno 2023.