Per i docenti neoassunti, la normativa prevede una serie di adempimenti amministrativi e burocratici da completare nei primi giorni di servizio. UIL Scuola RUA ha realizzato una guida in cui vengono illustrati i principali passaggi da seguire per essere in regola e assicurarsi che la propria posizione lavorativa sia correttamente formalizzata.
Quali sono gli adempimenti per i docenti neoassunti?
Secondo le indicazioni della guida UIL, i docenti neoassunti devono presentare una serie di dichiarazioni entro 30 giorni dalla data di assunzione. È fondamentale rispettare queste scadenze, poiché la mancata presentazione dei documenti potrebbe comportare la decadenza della nomina. Tra i documenti che devono essere presentati tramite autocertificazione, in conformità al DPR 445/2000, vi sono:
- certificato di nascita;
- cittadinanza (italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea);
- assenza di condanne penali;
- godimento dei diritti politici;
- posizione rispetto agli obblighi di leva;
- titolo di abilitazione all’insegnamento;
- eventuali specializzazioni per il sostegno;
- dichiarazione di assenza di altri rapporti di lavoro che potrebbero risultare incompatibili.
Questi moduli sono generalmente forniti dalla segreteria scolastica al momento della presa di servizio.
Dichiarazione dei servizi: cos’è e come compilarla
Un adempimento chiave per i docenti neoassunti è la compilazione della dichiarazione dei servizi. Questo documento è necessario per fornire un quadro completo dei servizi svolti precedentemente, sia di ruolo che non di ruolo, presso enti pubblici, privati o come liberi professionisti. La dichiarazione dei servizi è obbligatoria e deve includere:
- tutti i periodi di servizio prestati in precedenza;
- servizi presso enti pubblici, privati o come lavoratore autonomo.
Questo documento viene compilato attraverso il portale Istanze Online e inoltrato alla scuola di riferimento. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione dell’Amministrazione una base informativa completa, utile sia per la carriera lavorativa che per la valutazione previdenziale.
La ricostruzione di carriera per i docenti neoassunti
Differente dal riallineamento di carriera, la ricostruzione di carriera è un passaggio essenziale per i docenti neoassunti e può essere richiesta una volta superato l’anno di prova. Questa procedura consente di riconoscere gli anni di servizio pregresso ai fini giuridici ed economici e incide direttamente su:
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
- stipendio e scatti di anzianità previsti dal contratto scuola;
- contributi previdenziali, che influenzano il calcolo della pensione;
- punteggio nelle graduatorie interne.
Secondo quanto riportato dalla guida di UIL Scuola, la ricostruzione di carriera si richiede tramite il portale Istanze Online. La normativa aggiornata (DL 69/2023 e Legge 103/2023) prevede che, per i docenti immessi in ruolo a partire dall’anno scolastico 2023/2024, il servizio pregresso venga riconosciuto per intero sia ai fini giuridici che economici.
Procedura per presentare la domanda di ricostruzione di carriera
La domanda di ricostruzione di carriera va presentata dopo il superamento del periodo di prova, che si conclude con la conferma del ruolo. La finestra temporale per la presentazione della domanda è dal 1° settembre al 31 dicembre. Una volta presentata, la scuola ha tempo fino al 28 febbraio per emettere il decreto.
I principali passaggi per la presentazione della domanda sono:
- accedere al portale Istanze Online e selezionare la funzione dedicata alla “Richiesta di Ricostruzione di Carriera”;
- compilare la dichiarazione dei servizi, se non già completata in precedenza;
- inoltrare la domanda direttamente alla scuola di riferimento tramite il portale.
Aspetti previdenziali per i docenti neoassunti
La guida di UIL Scuola fornisce indicazioni anche sulle procedure ai fini previdenziali. I docenti neoassunti hanno la possibilità di richiedere il riscatto o la ricongiunzione di periodi di servizio prestati prima della nomina, come ad esempio servizi presso enti pubblici, privati o periodi di astensione obbligatoria (es. maternità). Anche queste domande possono essere inoltrate attraverso i canali online, seguendo le procedure previste dal sistema previdenziale.