ADI a donne vittima di violenza: arriva la comunicazione ufficiale. L’assegno sarà erogato anche alle donne vittima di violenza.
Anche le vittime di violenza di genere saranno tra i beneficiari dell’assegno di inclusione. Lo ha annunciato la ministra Marina Elvira Calderone, spiegando che la norma sarà inserita nel decreto Lavoro insieme alla misura a sostegno delle famiglie che andrà a prendere il posto del Reddito di cittadinanza.
Dopo la proposta di Legge per una normativa ad hoc che si rivolga alle donne oggetto di violenza di genere, arriva anche la conferma della corresponsione dell’assegno di inclusione a donne che subiscono violenze.
ADI a donne vittima di violenza
E’ stato in occasione della giornata contro la violenza sulle donne che il Ministro del lavoro Elvira Calderone ha comunicato l’intenzione di erogare ADI anche alle donne vittima di violenza di genere.
Il provvedimento entrerà in vigore a gennaio 2024, istituendo un aiuto di un anno e mezzo per le donne vittima di violenza che ne facciano richiesta.
Alle categorie destinatarie di ADI che già conosciamo (over 60, minori e disabili) se ne aggiunge dunque una ulteriore, che è quella delle donne vittima di violenza di genere. Inoltre, sono previsti sgravi fiscali per i datori di lavoro che assumono donne vittima di violenza.
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“Sarà un arma in più, la libertà economica di denunciare per difendervi e tornare a vivere“, ha detto Calderone. Le donne beneficiarie costituiranno un nucleo familiare a sé, lontane dalla violenza, e accederanno facilmente al sussidio. Previsto anche un ulteriore contributo per il canone d’affitto.
“La violenza non è mai accettabile”
Poi si fa carico di una responsabilità statale nel panorama della lotta alla violenza sulle donne: “Dovete poter contare sul nostro aiuto per denunciare i crimini di cui siete vittime. E noi, lo Stato, siamo al vostro fianco” .
La decisione dunque è scaturita da una inconfutabile necessità di mettere fine (o almeno cercare di farlo) alla violenza di genere: “Mi sono chiesta che cosa potessimo fare oltre alle misure che abbiamo già previsto per favorire l’accesso delle donne al lavoro. La violenza anche economica, la mancata autonomia vi rende più vulnerabili: bisogna mettere fine al ricatto economico, in ufficio e tra le mura di casa. Perciò nel decreto lavoro abbiamo esteso l’assegno di inclusione dal primo gennaio 2024 ai soggetti inseriti nei percorsi di protezione dalla violenza di genere“.