ADI e controlli incrociati: parte la task force per controllare i percettori, ad affiancarla, l’Ispettorato del lavoro.
ADI e controlli incrociati: l’inasprimento rispetto a RdC
L’attuale governo aveva promesso controlli più stringenti e così è stato fatto. Ora, nel mirino almeno 5mila percettori ritenuti “sospetti”. Coinvolti anche percettori del Supporto per la formazione e il lavoro.
Non si tratta di controlli “a campione” ma di controlli indirizzati verso quei casi definiti “sospetti” appunto. L’individuazione di tali casi sarà possibile tramite l’incrocio dei database della Pubblica Amministrazione e i cui algoritmi saranno in grado di segnalare anomalie
I dati incrociati ed i controlli
In particolar modo, i controlli incrociati avranno ad oggetto dati di tipo:
- anagrafico: per verificare che la residenza del nucleo sia realmente quella dichiarata;
- reddituale: per confermare che i livelli reddituali siano quelli dichiarati al fisco;
- lavorativi: per accertare la posizione lavorativa ed evitare l’instaurazione di rapporti lavorativi in nero.
Facciamo degli esempi.
Controllo anagrafico: un nucleo percettore ADI potrebbe dichiarare, in merito ad alcuni membri della famiglia, una residenza diversa in modo da non costituire nucleo e quindi abbassare l’ISEE. Il controllo anagrafico è volto a far in modo di “smascherare” il membro che risulta vivere altrove ma di fatto vive con il nucleo percettore.
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Controllo reddituale: chi dichiara redditi inferiori a quelli realmente percepiti o dichiara di non averne, è a rischio in un possibile controllo.
Controllo lavorativo: l’Ispettorato del lavoro ha il potere di effettuare controlli sullo stato lavorativo dei cittadini. Chi viene ad esempio sorpreso a svolgere una attività lavorativa non dichiarata è passibile di controlli e sanzioni.
I casi “sospetti” riguardano dunque, come è possibile dedurre dagli esempi sopra citati, tutti quei nuclei familiari che hanno un tenore di vita in effetti di qualità superiore a quanto dichiarato. Acquistare ad esempio auto o prodotti di lusso, fare dei viaggi, comprare gioielli o effettuare investimenti, sono tutte delle circostanze che possono fare finire nel mirino dei controlli incrociati.