Tra i requisiti per poter accedere all’assegno di inclusione, vi è anche quello relativo al patrimonio mobiliare.
Vediamo nello specifico le disposizioni in materia, e cosa si intende precisamente per patrimonio mobiliare in termini giuridici.
ADI e patrimonio mobiliare: le disposizioni di legge
Per poter accedere al sussidio, è necessario, tra gli altri requisiti, avere un patrimonio mobiliare che abbia “un valore (…) come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni minorenne successivo al secondo; i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilita’ e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite a fini ISEE, presente nel nucleo”.
Chiarite le disposizioni ed i limiti in materia, andiamo ora a vedere cosa si intende per patrimonio mobiliare.
Quali beni fanno parte del patrimonio mobiliare?
Ai fini ISEE, rientrano nel patrimonio mobiliare:
- quanto presente sul conto corrente al netto degli interessi;
- le somme presenti sul conto deposito (bancario e postale)
- i titolo di stato;
- certificati di deposito e di credito;
- il valore nominale delle obbligazioni;
- fondi di investimento;
- azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (OICR);
- buoni fruttiferi;
- forme assicurative;
- azioni o quote in società;
- valore del patrimonio netto per i lavoratori autonomi;
- partecipazioni in società (sia italiane che estere).
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Per i conti corrente e deposito, viene tenuto conto anche della giacenza media, e se si tratta di conti cointestati, ciascun componente del nucleo familiare dovrà indicare la sua quota percentuale.
ADI e patrimonio mobiliare: calcoli
E’ consigliabile rivolgersi ad un CAF o a un professionista abilitato che svolga il calcolo del patrimonio mobiliare.
Dopo aver recuperato le informazioni relative a saldi e giacenze, è opportuno dunque rivolgersi al proprio commercialista o al CAF per avere informazioni precise, ed essere guidati nella compilazione della DSU.
Anche il sito dell’INPS può essere d’aiuto: l’ente mette infatti a disposizione un simulatore che ci restituirà il valore stimato del nostro ISEE semplicemente inserendo tutti i dati relativi al proprio patrimonio. Si noti che il patrimonio mobiliare incide circa per il 20% sull’ISEE.
Ricordiamo, infine, che il patrimonio mobiliare fa riferimento allo stato patrimoniale al 31 dicembre dell’anno precedente. In questo caso, quindi, al 31 dicembre 2022.