ADI sospeso e nuovi nati: molti utenti stanno ricevendo l’avviso circa la sospensione da imputare ai nuovi nati. Ma cosa significa e soprattutto come fare per porvi rimedio?
ADI sospeso per nuovi nati: l’avviso di sospensione
Molti utenti, in queste ore, stanno ricevendo un avviso di sospensione dell’assegno di inclusione. Il messaggio che compare loro tra gli esiti/stati della domanda è il seguente:
“Sospesa in attesa della comunicazione del componente con il carico di cura per il nuovo nato. Compilare modello ADI com esteso”.
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Come si può dedurre, la sospensione opera dunque in quei casi in cui vi sia un nuovo nato e non sia stata data comunicazione a INPS circa il componente che ha il carico di cura verso quest’ultimo. Ovviamente, la comunicazione è necessaria ad INPS per eventuali ricalcoli delle scale di equivalenza, e anche per avere chiaro un quadro generico circa tutti i componenti del nucleo, compresi dunque anche i nuovi nati.
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Scale di equivalenza ADI e ricalcolo nuovi nati
Ricordiamo, che le scale di equivalenza per il calcolo dell’assegno di inclusione e i relativi coefficienti sono così suddivisi:
- 0,5 per ciascun altro componente con disabilità o non autosufficiente;
- 0,4 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- 0,4 per un componente maggiorenne con carichi di cura;
- 0,3 per ogni altro componente adulto in condizione di grave disagio bio-psico-sociale e inserito in programmi di cura e assistenza certificati dalla PA;
- 0,15 per ciascun minore di età, fino a due;
- 0,1 per ogni ulteriore minore di età oltre il secondo.
E’ quindi ovvio che in caso di nuovo nato, è necessario per INPS procedere al ricalcolo, dato che ciascun minore di età fino ha una valenza di 0,15 fino al secondo figlio, poi di 0,1 oltre il secondo.
Il componente maggiorenne con carichi di cura ha invece una valenza di 0,4. L’unico modo per risolvere il problema è, per l’appunto, presentare ADI com esteso.
Modello ADI com esteso
Il modello ADI com esteso viene presentato ogni qualvolta vi siano variazioni nei componenti del nucleo o variazioni relative al loro stato di occupazione.
Il modello ADI com esteso, come da disposizioni INPS, va infatti presentato quando:
- il percettore o un componente del nucleo avvia nuova attività lavorativa;
- intervengono variazioni che possono modificare la scala di equivalenza; (che è proprio la casistica oggi analizzata)
- si verificano variazioni nel patrimonio mobiliare o immobiliare;
- si fa richiesta di individualizzazione della carta di inclusione
- quando si devono specificare le persone che all’interno del nucleo hanno carichi di cura.
In questi casi, dunque, per permettere a INPS di intervenire su un eventuale ricalcolo, la domanda viene sospesa fino alla rettifica da parte dei diretti interessati. Rettifica che deve avvenire, per l’appunto, tramite il modello ADI com esteso.
Presentando ADI com esteso, INPS procederà dunque ai ricalcoli e ad eliminare la sospensione della domanda.