Assegno sociale, cosa cambia nel 2024? Il nome da pensione sociale per il sussidio era valido fino al 1996. Nel 2023 era arrivata una rivoluzione sui requisiti minimi richiesti e su come presentare la domanda per accedere al beneficio. Con l’arrivo del nuovo anno ci sono ulteriori modifiche alla norma, come vedremo tra poco. Ecco cosa fare per ottenere l’assegno sociale nel 2024 con tutti i passaggi.
Chi ha diritto all’assegno sociale? I requisiti
Prima di presentare la richiesta assegno sociale, il cittadino verifica se ha i requisiti previsti. Quali sono?
- Il requisito di età, ovvero i 67 anni;
- Essere cittadino italiano, comunitario, oppure con permesso di soggiorno;
- Essere residente in Italia. È importante essere residente in Italia da almeno 10 anni per i cittadini stranieri e comunitari;
- Il requisito di reddito, ovvero non superare i 6.947,33 euro di reddito annuo per i single e di 13.894,66 euro per i nuclei familiari con almeno due persone.
- Non aver versato contributi previdenziali, perché il cittadino non risulta aver mai svolto attività lavorativa.
Qual è l’importo dell’assegno sociale dopo i 70 anni
L’importo dell’assegno sociale è pari a 534,41 euro per 13 mensilità, cioè un assegno al mese più uno di tredicesima. La somma cambia in base al reddito dichiarato al momento della presentazione della domanda. Infatti, più ci si avvicina alla soglia per ottenere l’assegno e a un importo più basso si ha diritto. Chi è senza reddito ottiene 534,41 euro, mentre chi ha 6.200 euro all’anno come reddito otterrà un assegno ridotto. L’importo è pari alla differenza tra limite di reddito e cifra indicata come reddito annuale, dividendo poi per le mensilità.
Se il cittadino vive all’estero per un periodo superiore ai 29 giorni l’ex pensione sociale, come nel caso in cui aumenta la soglia di reddito. La somma non dipende dall’età: una volta raggiunti i requisiti, chi ha 68 anni ha diritto allo stesso importo di chi ha 72 anni. Non si calcola e non si paga l’Irpef sull’ex pensione sociale.
Quali sono i redditi da prendere in considerazione per l’assegno sociale
Oltre a quanto emerge dalle eventuali attestazioni di reddito, il cittadino presenta nella domanda di assegno sociale redditi come:
- Redditi su cui si paga l’Irpef;
- Rendite da terreni o fabbricati di proprietà del richiedente o del coniuge;
- Importi ottenuti per borse di studio;
- Eventuali vincite in denaro (come per il Lotto);
- Rendite INAIL, magari per un’assicurazione pubblica sulla vita;
- Pensioni di guerra o di invalidità civile;
- Assegni per fare la spesa (familiari o alimentari);
- Pensioni provenienti dall’estero.
Ci sono anche dei redditi che non sono conteggiati per la domanda assegno sociale, come il trattamento di fine rapporto TFR, la rendita dell’immobile come prima abitazione, redditi ottenuti dopo aver avuto ragione in tribunale, indennità di accompagnamento. Ogni anno il cittadino presenta la domanda per consentire la verifica dei requisiti richiesti.
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Come richiedere la pensione sociale
Il modulo per l’assegno sociale si trova sulla pagina dedicata dell’Inps. Il cittadino sceglie per due volte Utilizza il servizio in fondo alla pagina e accede al servizio con Spid, Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Indentità Elettronica. Compila i dati richiesti e invia la prima volta per ottenere una schermata che consente di verificare la correttezza dei dati inseriti.
Il cittadino clicca sul bottone per confermare per presentare la domanda e ottenere una risposta in tempi rapidi. L’assegno sociale arriva il mese successivo a quello di presentazione della domanda se ne ha diritto. Altrimenti il cittadino riceve una notifica sul suo profilo Inps dove è indicata la domanda rifiutata e – una volta aperta con un doppio clic – perché non è stata accettata.
L’assegno sociale si può richiedere anche ai patronati e ai CAF abilitati. In ogni caso, i documenti richiesti in copia sono:
- La carta di identità valida. I cittadini stranieri presentano il passaporto;
- Il permesso di soggiorno, oppure un certificato storico di residenza (per cittadini stranieri);
- Il certificato di matrimonio (in caso di richiesta da parte di coniugi). Se il matrimonio si è svolto all’estero, allora serve la copia del certificato in lingua estera e la traduzione legale in italiano;
- Il certificato di separazione, divorzio o scioglimento dell’unione civile dove si sono verificate queste situazionI;
- Le attestazioni di reddito per l’anno precedente a quello della richiesta, con tutti i redditi.
Qual è la differenza tra assegno sociale e pensione sociale
Pensione e assegno sociale sono due sussidi economici per le persone che non hanno potuto versare i contributi, ma hanno un disagio economico. La pensione sociale è stata messa da parte nel 1996, con l’art. 3 della legge 335/1995, quando si è passati all’assegno sociale. L’importo cambia di anno in anno, con la rivalutazione della Legge di Bilancio.
Per maggiori informazioni si può dare un’occhiata alla circolare n. 1 del 2 gennaio 2024 dell’Inps, con le tabelle con le rivalutazioni degli importi per il 2024.