Bonusepagamenti.it
  • Home
  • Bonus
  • Pensioni
    • Pensioni anticipate
    • Pensioni di anzianità
    • Pensioni di invalidità e disabilità
    • Pensioni ordinarie
    • Pensioni stranieri
    • Pensioni superstiti e liquidazioni
  • Sussidi
    • Assegno di Inclusione
    • Assegno unico
    • Carta acquisti
    • Naspi
    • RDC
    • SFL
  • Pagamenti
  • Attualità
    • News
    • Condominio
    • Economia e Finanza
    • Famiglia
    • Disabili
    • Politica
    • Risparmio
    • Tempo libero
  • Fisco e tasse
    • Aziende
    • Detrazioni ed esenzioni
    • Guide
    • Partita IVA
    • Tasse
  • Lavoro
    • Concorsi
    • Offerte di lavoro
  • Scuola
    • Ata
    • Concorsi
    • Docenti
    • GPS
Nessun risultato
View All Result
Bonusepagamenti.it
  • Home
  • Bonus
  • Pensioni
    • Pensioni anticipate
    • Pensioni di anzianità
    • Pensioni di invalidità e disabilità
    • Pensioni ordinarie
    • Pensioni stranieri
    • Pensioni superstiti e liquidazioni
  • Sussidi
    • Assegno di Inclusione
    • Assegno unico
    • Carta acquisti
    • Naspi
    • RDC
    • SFL
  • Pagamenti
  • Attualità
    • News
    • Condominio
    • Economia e Finanza
    • Famiglia
    • Disabili
    • Politica
    • Risparmio
    • Tempo libero
  • Fisco e tasse
    • Aziende
    • Detrazioni ed esenzioni
    • Guide
    • Partita IVA
    • Tasse
  • Lavoro
    • Concorsi
    • Offerte di lavoro
  • Scuola
    • Ata
    • Concorsi
    • Docenti
    • GPS
Bonusepagamenti.it
Home Sussidi Assegno unico

Assegno Unico 2025: una spesa in crescita (ma non per tutti)

Cresce la spesa per l'Assegno Unico nel 2025. Ma le disparità e le criticità della misura restano ancora evidenti. Ecco di seguito tutti i dettagli.

di Tommaso Pietrangelo
15 Maggio 2025
in Assegno unico, Attualità
0
Pubblicità

Seguici su: Instagram    whtasapp    youtube   tiktok   facebook

Nei primi tre mesi del 2025, l’INPS ha erogato 4.864,3 milioni di euro per l’Assegno Unico e Universale (AUU), raggiungendo così 5,96 milioni di famiglie e 9,4 milioni di figli in totale. Numeri che confermano l’AUU come il principale strumento di sostegno alla genitorialità in Italia, ma che nascondono, a ben guardare, tensioni politiche e interrogativi sulla sua reale efficacia. Ecco di seguito tutti i dettagli.

Sommario

Toggle
  • Assegno unico, una spesa in crescita (ma solo per alcuni)
  • Le novità del 2025 sull’AUU
  • Le maggiorazioni previste per il 2025
  • AUU e povertà, un successo solo a metà
  • Il futuro dell’AUU, tra riforme e incertezze

Assegno unico, una spesa in crescita (ma solo per alcuni)

Leggi anche  Bonus 100 euro lavoratori dipendenti: l'approvazione del CdM
L’Osservatorio statistico INPS, aggiornato a marzo 2025, rivela un trend in crescita per quanto riguarda l’erogazione dell’Assegno Unico. Nel 2022 erano stati erogati 13,2 miliardi in totale, saliti poi a 18,2 nel 2023 e a 19,8 nel 2024. Nei primi due mesi del 2025, invece, la cifra ha già superato i 3,3 miliardi, con proiezioni annuali che potrebbero sfiorare i 20 miliardi totali. Tuttavia, gli importi restano ampiamente disomogenei: a febbraio 2025, le famiglie con ISEE sotto i 17.227 euro hanno ricevuto in media 224 euro mensili per figlio, mentre quelle senza ISEE o sopra i 45.939 euro si sono fermate a 58 euro. Un divario che riaccende il dibattito, ovviamente, sull’equità del meccanismo messo in atto dal Governo.

Le novità del 2025 sull’AUU

Con la Circolare INPS n. 33 del febbraio 2025, gli importi dell’AUU sono stati rivalutati dello 0,8% in base all’indice FOI, portando così l’assegno base per figlio minorenne a 201 euro per la fascia ISEE più bassa. La novità più significativa, però, è l’esclusione dell’AUU (per alcune prestazioni specifiche) dal calcolo dell’ISEE, una richiesta storica delle associazioni familiari. Peccato però che l’adeguamento sia stato in realtà minimo: l’aumento medio mensile per figlio è di appena 1,3 euro, del tutto insufficiente a compensare l’inflazione crescente (al 3,1% del 2024).

Le maggiorazioni previste per il 2025

Quanto alle maggiorazioni previste nel 2025, queste includono:

  • Maggiorazione del 50% per i figli sotto 1 anno di età (fino a un massimo di 301,5 euro)
  • Aumento del 50% per i nuclei con almeno tre figli (applicabile fino ai tre anni di età del bambino)
  • 150 euro fissi per famiglie con quattro o più figli.

Non mancano tuttavia le critiche. Dato che la maggiorazione per madri under 21, fissata a 23 euro, è stata definita (e appare senza dubbio) come una soluzione simbolica e del tutto inefficace. Ancora più controversa è poi la clausola sui figli maggiorenni: oltre i 21 anni, l’assegno scende a 28,70 euro per chi non presenta ISEE, una somma che “non copre neppure le spese universitarie”, come ha denunciato di recente l’Unione degli Studenti.

AUU e povertà, un successo solo a metà

Secondo i dati Istat, nel 2024 l’AUU potrebbe aver ridotto del 18% il rischio di povertà per le famiglie con tre figli, ma l’impatto della misura è stato marginale per i nuclei monogenitoriali e per quelli con figli disabili. Le maggiorazioni per disabilità (fino a 120 euro), infatti, non coprono il 10% delle spese mediche (secondo quanto sottolineato da Fish, la Federazione Italiana Superamento Handicap). E mentre il governo esalta i 9,4 milioni di figli raggiunti, il rapporto Caritas 2025 segnala che 620.000 minori in povertà assoluta ancora non ricevono l’assegno, spesso per mancata presentazione dell’ISEE.


Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Bonus e Pagamenti App  Bonus e Pagamenti App
 

Il futuro dell’AUU, tra riforme e incertezze

Insomma, esistono ancora chiaroscuri notevoli, nonostante l’aumento nell’erogazione dell’Assegno Unico sia di per sé un’ottima notizia. L’opposizione chiede adesso di innalzare l’assegno base a 250 euro, mentre il centrodestra propone di vincolare parte dei fondi agli asili nido. Intanto, resta irrisolta la questione dei lavoratori autonomi: solo il 35% di questi ha richiesto l’AUU nel 2024, spesso per complessità burocratiche totalmente inutili e superabili.

Sebbene quindi l’AUU abbia rivoluzionato il welfare italiano – semplificando aiuti prima frammentati e sostenendo milioni di famiglie in difficoltà – la sua architettura mostra crepe notevoli: dagli importi inadeguati per alcune categorie, alle resistenze nell’adeguarsi alle norme UE. E con una spesa pubblica che sfiora i 20 miliardi l’anno, una revisione strutturale non può essere rimandata a lungo. Perché i soldi spesi per chi ha bisogno vanno bene. Ma occorre anche imparare a spenderli nel modo più logico e giusto possibile. Altrimenti i benefici dell’Assegno Unico resteranno ‘azzoppati’ dalle solite politiche raffazzonate di chi ci Governa.

 

 

Tags: assegno unicoauu
Pubblicità

Privacy

  • Privacy & Policy
  • Cookie policy
  • Termini e Condizione Generali di Servizio
Cambia le impostazioni della privacy

Bonusepagamenti.it

Notizie per il cittadino

Chi siamo


Redazione


Contatti

© 2024 Bonusepagamenti.it è un progetto di Lazycat Solutions Srls, Partita IVA 03843900790

Nessun risultato
View All Result
  • Home
  • Bonus
  • Pensioni
    • Pensioni anticipate
    • Pensioni di anzianità
    • Pensioni di invalidità e disabilità
    • Pensioni ordinarie
    • Pensioni stranieri
    • Pensioni superstiti e liquidazioni
  • Sussidi
    • Assegno di Inclusione
    • Assegno unico
    • Carta acquisti
    • Naspi
    • RDC
    • SFL
  • Pagamenti
  • Attualità
    • News
    • Condominio
    • Economia e Finanza
    • Famiglia
    • Disabili
    • Politica
    • Risparmio
    • Tempo libero
  • Fisco e tasse
    • Aziende
    • Detrazioni ed esenzioni
    • Guide
    • Partita IVA
    • Tasse
  • Lavoro
    • Concorsi
    • Offerte di lavoro
  • Scuola
    • Ata
    • Concorsi
    • Docenti
    • GPS

© 2024 Bonusepagamenti.it è un progetto di Lazycat Solutions Srls, Partita IVA 03843900790