Abbiamo già parlato dell’assegno unico quando nasce un figlio e di come sia una misura vantaggiosa per tutte le famiglie. Questo assegno lo possono ricevere tutti coloro che aspettano un figlio, che siano lavoratori dipendenti, liberi professionisti o disoccupati, l’importante è che soddisfino i requisiti richiesti. L’assegno è destinato a chi ha figli sotto i 21 anni e viene utilizzato come mezzo sostitutivo ai vecchi assegni per il nucleo familiare e bonus bebè. Tutto è stato concentrato in un’unica normativa, quindi l’assegno può essere richiesto anche da chi ha superato il settimo mese di gravidanza, perché va a sostituire il premio nascita, ma come funziona esattamente?
Cosa cambia da premio nascita a assegno unico
L’assegno unico ha assorbito diversi bonus per facilitare le procedure a chi aspetta un figlio, ma a volte può essere problematico per i futuri genitori capire come funziona. Chi ha già avuto un figlio anni fa, ha ricevuto 800 euro in una soluzione unica con il premio nascita, già a partire dal settimo mese di gravidanza. Oggi invece la situazione è diversa, la domanda deve essere presentata per forza dopo la nascita del figlio.
La nuova misura economica dell’assegno unico (Legge Delega n° 46 del 2021) è attiva dal 1° marzo 2022 e termina quando il figlio ha compiuto 21 anni. Per poter richiedere l’assegno unico è necessario soddisfare alcuni requisiti nel momento in cui si presenta la domanda, tra cui l’ISEE valido per l’anno corrente che non superi la soglia di 40.000 euro di reddito. Inoltre, è importante avere la cittadinanza italiana, essere residente in Italia da almeno due anni o avere la cittadinanza di uno Stato dell’Unione Europea, altrimenti è obbligatorio avere il permesso di soggiorno per poter fare la richiesta.
Assegno unico: perché bisogna aspettare la nascita del figlio per richiederlo?
Per richiedere l’assegno unico bisogna inserire i dati del figlio nell’ISEE, operazione che non può essere eseguita se il figlio non è ancora nato. Per poter fare la richiesta è necessario che il bambino abbia un codice fiscale, per questo bisogna aspettare che sia nato prima di compilare i documenti. In realtà basta avere il codice fiscale provvisorio del figlio, che si può richiedere dopo aver fatto la registrazione in Comune. Anche se bisogna attendere la nascita del figlio per fare la richiesta di assegno unico, verranno comunque percepite le mensilità precedenti. Come è successo per gli arretrati su RdC per l’assegno unico, anche se bisogna attendere un po’ di tempo, i soldi non andranno persi e arriveranno alle famiglie che ne hanno diritto, dopo aver presentato l’ISEE.
Già dal settimo mese di gravidanza è possibile beneficiare dell’assegno unico, solo che per poterlo ricevere bisogna attendere che nasca il figlio, in modo da presentare la domanda con il suo codice fiscale. Prima di fare la richiesta è importante fare l’ISEE o aggiornare quello vecchio, nel caso in cui è già stato fatto. Se si hanno già dei figli, bisogna aggiungere anche il nuovo nato nel documento, perché in base a queste informazioni l’INPS potrà stabilire l’importo esatto che spetta alla famiglia, valutando il numero di figli e la loro età.
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