
Il mese di aprile 2025 presenta una particolarità che ha influenzato la data di pagamento dell’Assegno Unico Universale. Secondo il calendario INPS, l’erogazione era prevista per il 20 aprile, ma tale data coincide con Pasqua e (ovviamente) una domenica.
Questa combinazione ha fatto sorgere dubbi tra le famiglie beneficiarie, che si sono chieste se l’accredito sarebbe stato anticipato o posticipato.
Pagamento confermato dal 22 aprile al 24: ecco le prove
È stato ufficialmente confermato che l’accredito dell’Assegno Unico di aprile verrà effettuato da martedì 22 aprile 2025, primo giorno lavorativo utile dopo il ponte pasquale. A questa si sono aggiunte le date del 23 e 24 Aprile.
La conferma arriva dai primi accrediti visibili sui fascicoli previdenziali, come mostrato nello screenshot allegato. Questo aggiornamento mette fine alle incertezze legate alla coincidenza tra Pasqua e la data inizialmente prevista.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Perché non è stato anticipato?
Sebbene in passato l’INPS abbia spesso anticipato i pagamenti in caso di festività, in questa occasione non è stato possibile farlo per motivi organizzativi.
Le due ipotesi che circolavano erano:
- anticipo al 18 aprile (venerdì): auspicato da molti, ma non realizzato;
- posticipo dal 22 aprile (martedì): la scelta poi confermata dall’INPS.
È importante sottolineare che l’effettiva data di accredito può comunque variare in base alla banca, al tipo di canale utilizzato (conto corrente, libretto postale, carta con IBAN) e alla lavorazione interna.
Come controllare lo stato dei pagamenti dell’Assegno Unico?
Chi vuole verificare in autonomia lo stato dei pagamenti, può farlo in due modi:
- accedendo al portale INPS da PC tramite SPID, CIE o CNS;
- utilizzando MIA App, lo strumento mobile, che consente di:
- visualizzare le date di accredito;
- monitorare le pratiche in corso;
- ricevere notifiche aggiornate sul proprio fascicolo previdenziale.
Un’opzione comoda per chi vuole avere tutto sotto controllo direttamente dallo smartphone.
Cosa succede se non è stato aggiornato l’ISEE?
Il termine per aggiornare l’ISEE e ottenere il corretto calcolo dell’importo era fissato al 28 febbraio 2025. Chi non ha presentato un ISEE valido entro tale scadenza, continua a ricevere solo l’importo minimo per figlio, pari a 57,50 euro al mese.
Tuttavia, è ancora possibile regolarizzare la propria situazione:
Fino a quando si può aggiornare l’ISEE senza perdere gli arretrati?
Chi presenta un ISEE aggiornato entro il 30 giugno 2025 potrà:
- ricevere l’importo corretto a partire dal mese successivo;
- ottenere gli arretrati relativi ai mesi precedenti.
Se invece l’ISEE viene aggiornato dopo il 30 giugno, non sarà più possibile recuperare le somme perse: l’importo corretto sarà riconosciuto solo da quel momento in poi.