Assistenza alla persona, quali sono le detrazioni previste? Le agevolazioni per i dichiaranti che presentano la dichiarazione dei redditi e che hanno dei familiari a carico non autosufficienti si ottengono con la compilazione del 730. Come evitare di perdere il diritto alle detrazioni per la badante?
Quali sono le detrazioni per l’assistenza alla persona nel 2024
Il dichiarante non autosufficiente – oppure chi dichiara e ha la persona non autosufficiente a carico – può richiedere una detrazione del 19% sulle spese sostenute per l’assistenza alla persona nell’anno fiscale 2023 con la dichiarazione dei redditi presentata nel 2024.
Le spese valide per il calcolo della detrazione sono:
- mediche, ovvero per:
- farmaci;
- dispositivi medici;
- visite specialistiche;
- degenze in ospedale;
- per il personale addetto all’assistenza alla persona come:
- la retta per i servizi di una casa di riposo, ma solo per la parte relativa alle prestazioni di assistenza, come indicato tra le voci della retta;
- le spese detraibili per badanti, come i pagamenti relativi agli stipendi, con riferimento alla tabella del Ministero del Lavoro.
Ricordiamo che per il pagamento del personale di assistenza alla persona in casa è previsto il bonus badante, che consente il pagamento dello stipendio a chi si occupa di un familiare fino a 3.600 euro all’anno per chi ha un ISEE inferiore ai 6.000 euro annui per il 2024.
A quale condizione sono detraibili le spese per l’assistenza diretta alla persona
Le spese sono detraibili se:
- sono presenti nel nucleo familiare persone che hanno bisogno di servizi di assistenza alla persona per:
- camminare;
- mangiare;
- vestirsi;
- lavarsi;
- funzioni fisiologiche;
- la detrazione non supera i 2.100 euro all’anno. I limiti massimi si applicano:
- per dichiarazione. Vuol dire che se chi dichiara indica le spese sostenute per sé e per un familiare, gli importi massimi della detrazione restano quelli indicati sopra, perché la dichiarazione è unica, come indicato anche dall’Agenzia delle Entrate;
- dividendo le spese tra chi le ha sostenute se si presentano dichiarazioni diverse. Per esempio se entrambi i genitori sostengono le spese per un figlio disabile ed entrambi presentano la dichiarazione dei redditi ognuno per sé, allora devono dividere gli importi di spesa per due e procedere al calcolo della detrazione prevista ognuno per la sua parte;
- il reddito del nucleo familiare non supera i 40 mila euro annui.
È importante conservare i documenti che attestano le spese sostenute per poter procedere con la detrazione in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi. Le attestazioni di spesa richieste sono:
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- scontrini con indicazione del codice fiscale della persona che ha bisogno di assistenza per i farmaci o per i dispositivi medici;
- prenotazioni con attestazione di pagamento per le visite specialistiche;
- ricevute di pagamento per il personale addetto all’assistenza alla persona:
- le buste paga della badante dei 12 mesi + tredicesima per l’anno 2023;
- le ricevute delle rette pagate dei 12 mesi riferite all’anno 2023 in caso di presenza del familiare che ha bisogno di assistenza in casa di riposo.
Come detrarre le spese per la badante e dove inserirle
Come si calcola la detrazione e come si procede? Ricordiamo che è necessario sottrarre alle spese detraibili la franchigia pari a 129,11 euro prima di applicare la percentuale prevista per la detrazione. Le detrazioni si inseriscono nel quadro E rigo 25. Il calcolo si esegue con questa formula:
[(Somma delle spese sostenute per l’assistenza alla persona – 129,11) : 100] x 19 = detrazione.
La detrazione si applica sulla tassa regionale sulle persone fisiche Irpef per sottrazione seguendo la formula:
Irpef dovuta – detrazione = Irpef da pagare.
Quanto si recupera dai contributi badante
La detrazione prevista per i contributi per la badante hanno un limite massimo di 1.549,37 euro per le sole spese per l’assistenza alla persona. Ricordiamo che questo tetto si applica per dichiarazione presentata.
Il dichiarante può scegliere di procedere anche alla deduzione delle spese sostenute, invece della detrazione. Vuol dire che le spese si sottraggono per intero al reddito lordo e poi si calcola l’Irpef.
Nella detrazione, invece, si effettua il calcolo in percentuale sulle spese sostenute e il risultato si sottrae all’Irpef da pagare. Quale conviene di più? Dipende caso per caso.
Per questo è importante rivolgersi a un CAF, un Patronato o un commercialista abilitato per procedere con la presentazione della dichiarazione se ci sono dei dubbi.