In arrivo gli aumenti assegno unico: per il 2025, sarà tempo di aggiornare gli importi dell’Assegno Unico Universale, a seguito del nuovo tasso di rivalutazione per il 2024.
Questo tasso, pari allo 0,8%, è stato stabilito dal decreto del Ministero dell’Economia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 27 novembre 2024. Tuttavia, è importante notare che si tratta ancora di un valore provvisorio: la conferma definitiva arriverà nei primi mesi del 2025.
Aumenti assegno unico: di quanto?
L’Assegno Unico Universale, il sussidio statale che si rivolge alle famiglie con figli a carico, è una misura con importi che variano a seconda della situazione economica e familiare. La rivalutazione del 2024 influisce direttamente sulla quota base e sulle maggiorazioni, determinando nuovi parametri per il 2025.
Pe i figli minorenni
Ad oggi, la quota base per i figli minorenni varia tra 199,40 euro per chi ha un ISEE fino a 17.090,61 euro e 57 euro per chi supera i 45.574,96 euro (o per chi non presenta l’ISEE). Con la rivalutazione, questi importi subiranno un leggero aumento:
- la quota massima passerà a 200,99 euro, con la soglia ISEE di riferimento che sale a 17.227,33 euro;
- l’importo minimo aumenterà a 57,45 euro, con soglie ISEE leggermente più alte.
Per le famiglie con figli di età inferiore a 1 anno, o per quelli sotto i 3 anni nelle famiglie con almeno tre figli a carico, in questi casi, la quota base subisce un incremento del 50%, portando l’importo massimo a 301,48 euro.
Figli maggiorenni (18-21 anni)
L’aumento è ancora più ridotto per i figli maggiorenni. Attualmente, gli importi per questa categoria variano tra 28,50 euro e 96,90 euro, ma nel 2025 si passa rispettivamente a 28,72 euro e 97,68 euro. È evidente che l’effetto della rivalutazione sarà quasi impercettibile.
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Figli con disabilità
Per le famiglie con figli disabili, la rivalutazione porta un leggero adeguamento delle maggiorazioni. Oggi, un figlio non autosufficiente riceve un’aggiunta di 119,60 euro, che nel 2025 salirà a 120,56 euro. Per le altre categorie:
- grave disabilità: da 108,20 euro a 109,07 euro;
- disabilità media: da 96,90 euro a 97,68 euro.
Per i figli con disabilità tra i 18 e i 21 anni, la maggiorazione passerà da 91,20 euro a 91,93 euro.
Le altre maggiorazioni
Anche le altre maggiorazioni, destinate a specifiche condizioni familiari, subiranno un lieve adeguamento. Ad esempio:
- Per i figli successivi al secondo, l’importo andrà da 17,24 euro a un massimo di 97,68 euro, a seconda dell’ISEE.
- Le mamme con meno di 21 anni vedranno l’importo passare da 22,80 euro a 22,98 euro.
- Se entrambi i genitori lavorano, l’integrazione salirà fino a 34,37 euro (dagli attuali 34,10 euro).
Infine, resta invariato l’aumento forfettario di 150 euro mensili per le famiglie con almeno quattro figli a carico, che non è soggetto a rivalutazione.
La tabella
Riportiamo di seguito una tabella con la finalità di fornire una panoramica generale sugli aumenti:
Categoria | Isee fino a 17.227,33 euro | Isee sopra 45.574,96 euro / senza ISEE | Variazione |
---|---|---|---|
Quota base per figli minorenni | 199,40 | 57,00 | +1,59 / +0,45 |
Maggiorazione 50% (bambini sotto 1 anno o sotto 3 anni in famiglia con almeno 3 figli) | 99,70 | 100,49 | +0,79 |
Quota per figli maggiorenni (18-21 anni) | 96,90 | 28,50 | +0,78 / +0,22 |
Maggiorazioni per figli con disabilità | |||
Non autosufficienza (fino a 18 anni) | 119,60 | 120,56 | +0,96 |
Grave disabilità (fino a 18 anni) | 108,20 | 109,07 | +0,87 |
Disabilità media (fino a 18 anni) | 96,90 | 97,68 | +0,78 |
Da 18 a 21 anni (tutti i casi) | 91,20 | 91,93 | +0,73 |
Altre maggiorazioni | |||
Figli successivi al secondo | da 17,10 a 96,90 | da 17,24 a 97,68 | +0,14 a +0,78 |
Mamma sotto i 21 anni | 22,80 | 22,98 | +0,18 |
Entrambi i genitori con reddito | fino a 34,10 | fino a 34,37 | +0,27 |
Aumento forfettario (famiglie con almeno 4 figli) | 150,00 | 150,00 | 0 |