Bonus alberghi, come funziona per il 2024? La possibilità di presentare le domande per ottenere l’incentivo per le strutture ricettive e alberghiere partirà ufficialmente il prossimo 1° luglio. Quali sono le modalità indicate dal Ministero del Turismo per le piccole e medie imprese che vogliano accedere all’incentivo FRI-TUR? Cosa c’è da sapere nella nostra guida.
Come funziona il bonus alberghi
Lo scorso 11 maggio il Ministero ha reso noto un avviso pubblico dove informava sui nuovi contributi per alberghi messi a disposizione attraverso i fondi del PNRR. Le piccole e medie imprese del settore turistico potranno richiedere il bonus alberghi dalle ore 12:00 del 1° alle ore 12:00 del 31 luglio. L’incentivo è disponibile fino a esaurimento fondi e le domande saranno accolte in ordine di arrivo. In particolare possono partecipare:
- hotel;
- parchi a tema;
- porti;
- complessi termali;
- strutture ricettive all’aperto;
- agriturismi:
- imprese fieristiche, congressuali, ricreative e turistiche;
- terme.
Gli altri requisiti richiesti per accedere ai fondi sono:
- la proprietà delle strutture dove si lavora. Per la domanda servirà presentare anche il contratto che attesta questo requisito;
- l’iscrizione dell’attività al Registro delle Imprese;
- l’azienda non deve essere in liquidazione o in fallimento;
- l’attività deve essere stabile e in Italia;
- il pieno e libero esercizio dei propri diritti;
- l’essere in regola con le norme vigenti su:
- edilizia;
- urbanistica;
- lavoro;
- contributi;
- infortuni;
- sostenibilità ambientale.
- l’essere in regime di contabilità ordinaria, oppure in contabilità separata se si opera nei settori agricolo o pesca (come può succedere per gli agriturismi);
- la valutazione bancaria positiva, dimostrata da una delibera da parte della banca che finanzia il progetto;
- un indirizzo di posta elettronica certificata PEC valido;
- una credenziale di accesso per accedere alla pagina dedicata per la domanda: Spid, Carta Nazionale dei Servizi o Carta di Identità Elettronica;
- i progetti si devono avviare entro 3 mesi dal contratto di finanziamento bancario e realizzati entro il 31 dicembre 2025.
Cosa fare per presentare le domande al bonus alberghi 2024
I titolari di strutture turistiche potranno richiedere di accedere ai finanziamenti a fondo perduto per hotel e strutture ricettive con una pagina dedicata di Invitalia, che sarà messa a disposizione proprio a partire dal 1° luglio. Dal prossimo 30 maggio sarà disponibile il modulo dalla pagina Invitalia. Il documento va compilato e firmato, prima di essere caricato sulla piattaforma per la presentazione della domanda.
Chi ha partecipato al bonus turismo 2023 può richiedere il bonus alberghi 2024, ma ci sono delle aziende che non possono partecipare, come indicato dall’art.6 dell’avviso del Ministero. Nel dettaglio non possono aderire all’iniziativa:
- aziende soggette a interdittiva;
- attività con legali o rappresentanti rinviati a giudizio o condannati, con sentenza anche non definitiva;
- aziende che abbiano ricevuto fondi UE senza restituirli, anche se il bonus alberghi è a fondo perduto. Vale anche per le attività con provvedimenti di revoca, parziale o totale;
- attività aperte entro 12 mesi dopo la chiusura di un’altra azienda, collegata, controllata o associata a quella appena aperta.
Come utilizzare i fondi del bonus alberghi
I fondi disponibili per il bonus alberghi sono pari 650 milioni di euro e possono coprire parte della spesa per progetti dai 500 mila e i 10 milioni di euro. Il 40% del fondo è destinato alle aziende che hanno sede nelle Regioni del Sud Italia. In più, il 50% delle risorse è previsto per gli interventi di riqualificazione energetica. Il bonus non può coprire l’intera spesa, ma solo una percentuale:
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- il 35% del totale come contributo diretto;
- il finanziamento agevolato a tasso fisso. Il titolate dell’impresa può chiedere un prestito bancario e ottenere come incentivi alberghi un tasso di interesse dello 0,50% valido dai 4 ai 15 anni. L’azienda può richiedere anche un preammortamento fino a 3 anni, cioè pagare solo gli interessi applicati al prestito per i primi 3 anni.
I progetti finanziabili sono:
- aumento dell’efficienza energetica delle proprietà;
- eliminazione di barriere architettoniche;
- interventi antisismici;
- piscine per le terme (ma solo per le strutture termali);
- acquisto o recupero dell’arredamento;
- interventi di digitalizzazione (nuovi PC, programmi specifici, ecc.).