La proposta per un assegno annuale ai proprietari di animali domestici è stata bocciata. Nessun bonus annuale, dunque, ai proprietari di animali da compagnia.
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Bonus animali domestici: salta la proposta avanzata da Michela Vittoria Brambilla
Per potere accedere al bonus, era necessario che l’animaletto da compagnia fosse iscritto alla relativa anagrafe.
Inoltre, era previsto un limite Isee di 15 mila euro, e se il nucleo familiare dell’intestatario dell’animale avesse avuto un Isee inferiore a 7mila euro, l’assegno sarebbe stato raddoppiato.
Bonus animali domestici: le altre proposte che erano state avanzate
Questa, comunque, non era l’unica proposta contenuta nel pacchetto di emendamenti avanzato da Michela Vittoria Brambilla e sottoscritto dal gruppo di deputati dell’ “Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’ambiente”.
Gli altri provvedimenti ricomprendevano:
- riduzione dell’iva sugli alimenti per animali e per le cure veterinarie;
- rifinanziamento del fondo per la lotta al randagismo, con particolare attenzione per le regioni del sud;
- lo stanziamento di risorse per la transizione ad allevamenti senza gabbie;
Bonus animali domestici saltato: l’analisi di Fabio Mestici sulle conseguenze del No
Per Fabio Mestici, coordinatore del PSI per l’area Metropolitana di Roma: “Il voto favorevole all’abolizione del bonus animali domestici in Commissione Bilancio della Camera espone Roma metropolitana e l’intero Lazio alla pericolosa recrudescenza del fenomeno del randagismo felino. È un’altra prova del fatto che questo partito di destra ci sta facendo arretrare in termini di diritti, progresso sociale e tutela del territorio”.
“Il bonus prevede un massimo di tre animali domestici per famiglia al costo di 150 euro, tenendo conto del limite di reddito ISEE”.
Per Mestici si tratta di “buone pratiche” che vanno a incoraggiare “la protezione e la registrazione degli animali abbandonati”.
Poi ha aggiunto: “Non dobbiamo dimenticare che la Regione Lazio è da anni al primo posto per numero di animali che entrano nei canili sanitari ed è una delle prime regioni per numero di animali in adozione”,
Poi, sottolinea come quella di non approvare il bonus sia una decisione contraddittoria, dato che “Il Comune di Roma, in collaborazione con la ASL, offre gratuitamente la sterilizzazione e la microchippatura alle famiglie a basso reddito. Questa azione è in netto contrasto con quanto sta facendo il governo”, ha spiegato Mestici.
Non ha poi mancato di esprimere la sua disapprovazione verso la caccia, pratica che mette “a rischio la vita di molti esseri umani”.
Allarme Enpa: in aumento gli abbandoni
Nel frattempo, come affermato dall’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, sono in aumento gli abbandoni.
In aumento anche un dato inquietante: quello degli episodi e dei casi di violenza e maltrattamento. Nel 2022 l’ufficio legale Enpa ha infatti sporto oltre 230 denunce, più di 50 costituzioni di parte civile, 40 diffide e ottenuto 42 condanne. Innumerevoli, inoltre, i decreti penali di condanna applicati.
Riferisce la presidente, che una delle cause principali della cessione degli animali domestici alle strutture di rifugio, è proprio dovuta all’insostenibilità, per molte famiglie, dei costi che il prendersi cura di un animale domestico comporta. Costi che tante famiglie, purtroppo, a causa della situazione economica attuale del nostro Paese, non possono più sostenere.
“Tra le cause principali c’è proprio il fattore economico”. E la percentuale è vertiginosamente alta: “Incide-riferisce Rocchi- in quasi per il 50% delle cessioni”
Mantenere un animale domestico: quanto ci costa al mese?
Mantenere un cane in buona salute costa circa 120 euro al mese, mediamente.
Se poi si considerano i casi in cui l’animale può avere svariati problemi di salute, o addirittura malattie per cui sono necessarie cure costanti e monitoraggi continui, i costi lievitano ulteriormente.
Enpa offre il proprio supporto alle famiglie in difficoltà: quest’anno ha aiutato oltre 1000 famiglie con il suo progetto di Rete Solidale.