Bonus casa Under 36 e dichiarazione dei redditi, come procedere con la compilazione? L’incentivo per la prima casa permette a coppie giovani di accedere a un mutuo per under 36 per il 2024 tra le agevolazioni previste per la prima casa grazie alla proroga. Chi ha già ottenuto l’agevolazione nel 2023 come deve dichiararla ora?
Come funziona il bonus casa Under 36
L’incentivo per la prima casa consente di comprare un immobile da usare come prima abitazione. I requisiti richiesti sono:
- nucleo familiare con 2 giovani di età non superiore ai 36 anni;
- un ISEE corrente non superiore a 40 mila euro.
In più i giovani interessati possono accedere al Fondo di Garanzia per l’agevolazione sui mutui CONSAP che consente di ottenere una garanzia per un mutuo prima casa fino all’80% del valore dell’immobile.
La Legge di Bilancio 2024 permette anche di ottenere un aumento della percentuale applicata come garanzia in caso di:
- 4 figli minori di 21 anni, con la garanzia che sale all’85% del valore dell’immobile;
- 5+ figli minori di 21 anni con una garanzia del 90%. In questo caso il limite ISEE sale a 50 mila euro all’anno.
Quanto si risparmia con il bonus casa Under 36
Secondo i calcoli effettuati da Idealista lo scorso anno, l’incentivo consente di risparmiare fino a 130 euro sulla rata del mutuo per l’acquisto della prima casa. Il conteggio è stato ottenuto confrontando tra chi ha avuto accesso all’agevolazione e chi no, a parità di condizione.
Il risparmio dipende anche dalla categoria catastale di riferimento dell’immobile. Infatti, chi acquista una casa più economica risparmia meno rispetto a chi compra un immobile più caro. Le categorie di riferimento sono:
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- A/2 (abitazioni di tipo civile);
- A/3 (abitazioni di tipo economico);
- A/4 (abitazioni di tipo popolare);
- A/5 (abitazione di tipo ultra popolare);
- A/6 (abitazione di tipo rurale);
- A/7 (abitazioni in villini);
- A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
Cosa non si paga con Under 36
I giovani con un’età inferiore ai 36 anni usano l’incentivo per non pagare le imposte:
- di registro, dovuta per inserire l’immobile nei registri pubblici;
- ipotecaria, necessaria per inserire un’ipoteca sull’immobile, come avviene in caso di mutuo o di prestito sulla casa;
- catastale, dovuta per aggiungere l’immobile al Catasto o per modificare i dati già presenti all’ente.
I cittadini che ricevono le agevolazioni per la prima casa come under 36 possono utilizzare il credito d’imposta ottenuto per:
- ridurre l’importo delle imposte di registro, ipotecaria, catastale successive a quelle pagate per la prima casa. Questo si può fare nel caso in cui la coppia decide di acquistare una seconda casa per esempio;
- sottrarre il credito d’imposta dall’IRPEF dovuta;
- compensare il credito con l’F24, usando il codice tributo 6928;
- eliminare l’imposta sostitutiva che si applica a mutui e prestiti per costruire o ristrutturare la casa.
Bonus casa Under 36 in dichiarazione dei redditi, il quadro dove compilare
Come indicare come si usa il credito d’imposta nel 730? Il bonus casa Under 36 va inserito nel 730 per i redditi nel rigo G8 con l’indicazione di:
- residuo precedente dichiarazione nella colonna 1. Qui si inserisce l’importo indicato nella dichiarazione dei redditi 2023 al rigo 157. Il residuo della precedente dichiarazione è una somma che il contribuente non ha chiesto il rimborso del 730 nella dichiarazione dei redditi precedenti, come accade nell’agevolazione prima casa under 36;
- credito anno 2023 nella colonna 2. Il contribuente indica qui il credito d’imposta maturato nel 2023. L’importo è quello pagato per l’Iva sulla prima casa. In alternativa il contribuente inserisce qui l’Iva pagata tra il 1° gennaio 2024 e il giorno della presentazione della dichiarazione dei redditi per l’acquisto della casa;
- credito compensato nel modello F24 nella colonna 3. Qui si inseriscono gli importi usati per compensazione. La somma indicata si può utilizzare per compensazione scalandola dall’IRPEF da pagare;
- credito compensato in atto nella colonna 4. Il contribuente scrive in questo spazio il credito d’imposta che ha usato per compensazione dopo l’acquisto della prima casa.
Ricordiamo che inserire il bonus casa under 36 nella dichiarazione dei redditi è importante per evitare sanzioni e conseguenze anche penali in caso di controlli da parte delle autorità competenti.