La Legge di Bilancio 2025, approvata il 30 dicembre 2024 (legge 30 dicembre 2024, n. 207) ed entrata in vigore il 1° gennaio 2025, introduce importanti interventi a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie. La manovra, che delinea le strategie economiche per il triennio 2025-2027, punta a rafforzare le politiche sociali e di inclusione, ridefinendo anche il sistema fiscale e le agevolazioni per garantire maggiore equità e sostenibilità.
Bonus disabili 2025: nuove misure fiscali
Tra le principali misure fiscali, viene introdotto un limite alle detrazioni per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, basato sul reddito complessivo e sul numero di figli a carico. Il tetto massimo delle detrazioni è fissato a 14.000 euro per chi guadagna tra 75.000 e 100.000 euro e a 8.000 euro per chi supera questa soglia.
Tuttavia, l’importo detraibile aumenta in base alla composizione familiare, con un coefficiente più alto per le famiglie con più di due figli o con almeno un figlio con disabilità (articolo 3 della legge 104/1992).
Le detrazioni per i figli a carico vengono ora riservate a quelli tra i 21 e i 30 anni, con l’eccezione dei figli con disabilità, per cui restano senza limiti di età. Anche le detrazioni per altri familiari a carico vengono riviste: saranno concesse solo se conviventi con il contribuente, escludendo i cittadini extra UE/SEE con familiari residenti all’estero.
Assegno di inclusione
Cambiano anche i parametri per l’accesso all’Assegno di inclusione e al Supporto per la formazione e il lavoro, con requisiti più inclusivi per le famiglie con persone con disabilità. La soglia ISEE per accedere al beneficio aumenta da 9.360 euro a 10.140 euro, mentre il limite di reddito familiare annuo sale da 6.000 euro a 6.500 euro.
Per i nuclei familiari con tutti i componenti over 67 o con persone con disabilità grave o non autosufficienti, il limite di reddito familiare cresce ulteriormente da 7.560 euro a 8.190 euro.
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Bonus asilo nido
Viene eliminata la condizione che limitava l’importo massimo del Bonus nido (3.600 euro annui) solo ai nuclei con figli sotto i 10 anni. Questo garantisce dunque un’estensione della platea di persone che possono avere accesso al bonus.
Inoltre, l’assegno unico e universale non influirà più sul calcolo dell’ISEE per il Bonus nido e per le misure di sostegno ai bambini sotto i tre anni con gravi patologie croniche, alleggerendo il peso economico per le famiglie.
Fondo per le associazioni e nuovi incarichi INPS
Viene istituito un Fondo di 1,5 milioni di euro per il 2025, destinato a sostenere associazioni ed enti che promuovono i diritti delle persone con disabilità e la loro inclusione sociale.
L’INPS avrà la possibilità di assegnare incarichi a medici e specialisti in ambito psicologico e sociale per rendere più efficienti le procedure di riconoscimento della disabilità. Questa misura, finanziata con 16 milioni di euro, punta a ridurre i tempi di attesa per l’accesso ai servizi.
Riconoscimento dei caregiver e diritti per i cani di assistenza
Viene istituito il “Fondo per il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura”, che garantirà un sostegno economico stabile ai caregiver familiari, equiparandolo al Fondo per le non autosufficienze.
Inoltre, vengono estesi ai cani di assistenza per persone con disabilità gli stessi diritti dei cani guida per persone cieche, inclusa la gratuità del trasporto pubblico e l’accesso ai locali aperti al pubblico.
Scuola e finanziamenti
La manovra prevede nuovi stanziamenti per il sociale e la scuola, tra cui:
- 0,5 miliardi di euro nel 2025 per beni alimentari di prima necessità con la Carta “Dedicata a te”;
- 50 milioni di euro dal 2025 per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti;
- 200 milioni di euro nel biennio 2026-2027 per le politiche a favore delle persone con disabilità.
Per la scuola, viene potenziato l’organico di sostegno con 1.866 nuovi posti dal 2025-2026 e altri 134 dal 2026-2027, per garantire maggiore continuità agli studenti con disabilità. Inoltre, il contributo alle scuole paritarie che accolgono studenti con disabilità aumenta di 50 milioni di euro nel 2025 e di 10 milioni annui dal 2026.
Previdenza e pensioni
Sul fronte pensioni, vengono confermate le modalità di pensionamento anticipato già in vigore (Quota 103, Ape sociale, Opzione donna) e introdotta la possibilità di andare in pensione a 64 anni sommando previdenza obbligatoria e complementare.
Le pensioni pari o inferiori al trattamento minimo avranno un aumento del 2,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026, offrendo un aiuto concreto ai pensionati con redditi più bassi.