In tante case ormai si utilizzano apparecchi e sistemi di smart home, per questo è stato promosso il bonus domotica, che copre fino al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di questi strumenti tecnologici di questo tipo. Sfruttando le detrazioni fiscali dell’ecobonus è possibile risparmiare molto spendendo poco, ma a certe condizioni. In che cosa consiste esattamente il bonus domotica? Vediamo tutto ciò che bisogna sapere a riguardo.
Investire in una casa più efficiente con il bonus domotica
Negli ultimi anni abbiamo visto come le case siano diventate più tecnologici ed efficienti grazie agli apparecchi intelligenti di smart home. Questi strumenti semplificano le azioni di vita quotidiana, rendendo la casa un luogo ancora più confortevole con il minimo sforzo.
Si può regolare la temperatura da remoto, accendere e spegnere le luci da un’altra stanza, stilare liste della spesa senza bisogno di avere carta e penna. La tecnologia dell’automazione casalinga non si basa però sulla risoluzione di piccoli o grandi problemi quotidiani, ma anche sul miglioramento dell’efficienza energetica e sulla gestione dei consumi.
La domotica non è molto costosa ormai e non richiede nemmeno particolari investimenti all’interno della propria casa. Tuttavia, per poter garantire il massimo risparmio energetico, è consigliato installare sistemi intelligenti all’avanguardia. Questo è lo scopo del bonus domotica, che non a caso rientra tra le agevolazioni fiscali dell’Ecobonus.
Requisiti per detrazione domotica
Per poter chiedere il bonus, è necessario installare un impianto che rispecchi i requisiti richiesti. Questo impianto consiste in una centralina di comando con connessione Internet, collegata a tutti gli apparecchi, elettrodomestici e dispositivi casalinghi. Possono chiedere il bonus:
- contribuenti residenti in Italia;
- enti pubblici e privati;
- liberi professionisti con partita IVA;
- associazioni.
L’unica condizione è che deve trattarsi di un impianto di domotica realizzato su un immobile già esistente. Come previsto dal nuovo ecobonus, la detrazione è del 50% sulla prima abitazione, in caso di seconde case o altre tipologie di immobili, l’incentivo cala al 36%. C’è la possibilità di detrarre anche i costi previsti per i lavori di opere murarie o per i pagamenti di prestazioni professionali.
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Detrazione fiscale domotica, come fare domanda
Fare domanda per il bonus è molto semplice: l’ente a cui bisogna fare riferimento è l’ENEA. La richiesta deve essere presentata entro 90 giorni dalla fine dei lavori. La documentazione da presentare deve essere completa di:
- atto di proprietà della casa in cui si svolgono i lavori;
- attestato redatto da un professionista che certifichi la corrispondenza dei lavori ai requisiti previsti;
- Certificazione Energetica APE;
- una scheda degli interventi eseguiti;
- dichiarazione dei redditi.
Per quanto riguarda la Building Automation, bisogna installare una tecnologia che corrispondi alla Classe B della norma EN 15232.