
Sono giorni frenetici, in cui si discute a ripetizione sul famigerato Bonus extra Assegno di Inclusione, lanciato a fine luglio dalla Ministra Calderone, ma senza ulteriori dettagli su date di erogazione e importi precisi. Al momento, si ipotizza una somma vicina ai 500 euro, ma è quasi certo che per chi avrà il mese di stop ADI a luglio, purtroppo, il sussidio extra non arriverà subito. Una beffa, come già detto in precedenza, che rischia di mandare in seria difficoltà chi resterà senza sussidio nei mesi di luglio e agosto. Anche perché adesso, in seguito a nuove comunicazioni del Governo e dell’INPS, sembra (quasi) certo che il bonus extra Assegno di Inclusione non sarò erogato prima di settembre 2025. Ecco di seguito tutti i dettagli.
Bonus extra Assegno di Inclusione, slitta il sussidio
Come preventivato, quanto deciso a inizio luglio dal Governo ha sancito lo slittamento del nuovo bonus extra per l’Assegno di Inclusione a data da destinarsi. Parliamo di un contributo una tantum, fornito a chi andrà incontro al canonico mese di stop dopo i 18 mesi di ADI. Ma sono tante le criticità, al momento, non ultima la (quasi) certezza che il bonus, purtroppo, dovrebbe arrivare alla fine dell’estate.Questo è quanto emerge, infatti, dalle ultime indicazioni fornite dal Ministero del Lavoro e dell’INPS. La somma extra da circa 500 euro slitterà e non sarà erogata, con ogni probabilità, prima di settembre 2025. Un disastro, quindi, per coloro che hanno il mese di stop a luglio e ad agosto, dato che rimarranno senza aiuti per un periodo prolungato. E il motivo è tutto da imputare alla lentezza del nostro esecutivo nell’introdurre un correttivo che si sapeva necessario da parecchi mesi.
Insomma, l’emendamento sul bonus extra è ancora in via di predisposizione dai tecnici del Ministero del Lavoro. E l’obiettivo realistico è quello di inserirlo nella legge di conversione del DL fiscale, con approvazione prevista entro la pausa estiva del Parlamento (quindi intorno al 7-8 agosto 2025). Ciò significa, ovviamente, che l’effettiva erogazione della somma una tantum difficilmente arriverà prima di fine agosto/inizio settembre.
I motivi del ritardo nell’erogazione del bonus extra
Come detto, le colpe sono da imputare essenzialmente al Governo. Si sapeva infatti da inizio 2024 che i percettori dell’Assegno di Inclusione sarebbero andati incontro a un mese di stop dopo 18 mensilità. E quindi c’era tutto il tempo – letteralmente, un anno e mezzo di tempo – per introdurre questo bonus extra. Che invece è stato annunciato e ‘messo in moto’ solo ora. In tutta fretta, con poco criterio, creando tra l’altro un misto di attesa e panico per quasi mezzo milione di famiglie italiane.
A noi, a questo punto, non resta che sperare contro ogni pronostico in un’erogazione repentina. Quantomeno verso la fine di agosto 2025. Ma dato quello a cui ci hanno abituati, dai piani alti, la speranza è al momento piuttosto risicata.
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