La buona notizia è che NoiPa, la società gestita dal ministero dell’Economia che si occupa di versare gli stipendi ai dipendenti statali, sembra avere in programma un cedolino straordinario a maggio. Insomma un bonus (una tantum) rivolto ai membri delle Forze Armate, quindi poliziotti, carabinieri e tutti coloro che rientrano nel contratto delle Forze armate e di polizia. L’importo netto sarà notevole. Ma gli aumenti che scatteranno da giugno – e questa è la cattiva notizia – risulteranno invece molto ridotti. Ecco tutti i dettagli qui sotto.
Bonus Forze Armate, come funziona
Un cedolino straordinario, in arrivo il 26 maggio prossimo, potrebbe restituire ai membri delle Forze Armate tutti gli arretrati dovuti dopo l’entrata in vigore del nuovo Ccnl. A parlarne è Il Messaggero, che aggiunge anche un dettaglio: a partire da giugno 2025, dovrebbero scattare gli aumenti regolari previsti dal contratto, per un importo netto che oscillerà tra i 100 e i 120 euro al mese.
Quanto al bonus di maggio, dovrebbe essere rivolto a poliziotti, carabinieri e tutti i lavoratori che rientrano nel contratto delle Forze armate e delle forze di polizia, compresa quindi la guardia di finanza e la polizia penitenziaria. Questi riceveranno un aumento una tantum, che in alcune circostanze supererà i 2mila euro complessivi. Sarà dunque erogato un cedolino straordinario per recuperare gli arretrati legati al nuovo contratto collettivo 2022-2024 (firmato a dicembre scorso, e che entrerà in vigore tra pochi giorni). E l’importo previsto, andrà nel dettaglio da 1.400 euro a più di 2.100 euro.Quanto spetterà ai dipendenti delle Forze Armate
La somma corrisposta, nel cedolino di maggio erogato da NoiPa, dipenderà dall’incarico ricoperto dal singolo individuo. In particolare:
- Per gli agenti di polizia semplici, i finanzieri e i carabinieri, si parla di 1.421 euro lordi
- Salendo di un grado, per gli assistenti, i finanzieri con qualifica speciale e gli appuntati dovrebbero arrivare invece 1.560 euro
- Per gli appuntanti scelti con qualifica speciale e gli assistenti capo coordinatore sarebbero previsti poi 1.698 euro
- Infine, per i sovrintendenti di polizia e i brigadieri 1.780 euro.
Quanto alle fasce ancora più alte, in questi casi il bonus una tantum potrà superare anche la soglia dei 2.000 euro. Infatti:
- Ai brigadieri capo con qualifica speciale spetteranno 1.902 euro
- Ai marescialli capo e agli ispettori capo circa 1.950 euro
- I sottotenenti avranno 2.031 euro
- I tenenti riceveranno 2.130 euro
- E infine i capitani dovrebbero cavarsela con un totale di 2.159 euro.
Tutte le somme citate, ovviamente, sono lorde. E andranno quindi ridotte in base alle imposte da pagare. Ma questo non è l’unico punto critico.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
La beffa degli aumenti regolari
Infatti, a giugno dovrebbero partire gli aumenti regolari previsti dal contratto delle Forze Armate, per un importo che oscillerà tra i 100 e i 120 euro mensili. Non molto, quindi. Così come basse (e in molti casi insufficienti) saranno le nuove indennità specifiche per il personale che svolge alcune funzioni particolari. Ad esempio, si parla di un aumento da 50 euro al mese per chi disinnesca ordigni esplosivi e per i conduttori cinofili. Di un aumento da 35 euro per il personale del genio ferrovieri. E infine, di un misero aumento di 18 euro a turno per chi lavora di notte.
Insomma, l’impressione è che (come spesso accade) il lavoro sia stato fatto a metà. E quindi il Governo si sia affrettato a mettere una ‘pezza’ nel caso degli arretrati per le Forze Armate. Lasciando invece indietro interventi più strutturali. Se non altro, come piccola consolazione, nel nuovo accordo verranno introdotte novità normative positive: le regole sulla licenza e il congedo solidale, ad esempio, saranno meno strette. E per quanto concerne la qualità della vita dei dipendenti, nasceranno organi appositamente dedicati a verificare che la mensa e gli spacci rispettino gli standard minimi di salubrità. Almeno questo, insomma.