Il bonus latte artificiale 2025 è una misura di sostegno economico destinata alle neo mamme che, per motivi di salute certificati, non possono allattare al seno. Confermato anche per quest’anno, il contributo è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 e regolamentato dal decreto del Ministero dell’Economia del 31 agosto 2021.
L’agevolazione non si tratta di una semplice detrazione sanitaria, ma prevede un importo massimo di 400 euro annui per famiglia, erogato per un periodo massimo di sei mesi, a seconda delle richieste e delle disponibilità economiche della Regione o della Provincia Autonoma di residenza.
Chi ha diritto al bonus latte artificiale 2025?
Il bonus latte artificiale è destinato alle madri che, per specifiche condizioni di salute, non possono allattare al seno e non hanno accesso alla banca del latte materno donato (BLUD).
Oltre alla patologia, che deve essere certificata dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), è necessario possedere un ISEE familiare inferiore a 30.000 euro annui. La misura non è dunque universale, ma è riservata a quelle famiglie che si trovano in una situazione di necessità comprovata, sia dal punto di vista medico che economico.
Quali sono le patologie che danno diritto al bonus?
Le malattie riconosciute dalla normativa si dividono in due categorie: patologie permanenti, che impediscono in modo definitivo l’allattamento al seno, e patologie temporanee, che lo rendono impossibile solo per un periodo limitato. Le patologie permanenti che determinano un impedimento definitivo all’allattamento e che danno diritto al bonus sono:
- infezione da HTLV1 e 2;
- sindrome di Sheehan;
- alattogenesi ereditaria;
- ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare);
- mastectomia bilaterale;
- morte materna.
Esistono anche alcune condizioni di salute transitorie che, per un periodo limitato, impediscono alla madre di allattare. In questi casi, il bonus viene concesso per il tempo necessario, ma è soggetto a verifica medica mensile. Le patologie riconosciute sono:
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- infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo;
- infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo;
- infezione ricorrente da streptococco di gruppo B;
- lesione luetica sul seno;
- tubercolosi bacillifera non trattata;
- mastite tubercolare;
- infezione da virus varicella-zoster;
- esecuzione di scintigrafia;
- assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento;
- assunzione di droghe (escluso il metadone);
- alcolismo.
Come viene certificata la patologia?
Per ottenere il bonus, la patologia della madre deve essere certificata gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’accertamento può essere effettuato da:
- un pediatra o un neonatologo, se la condizione è presente già alla nascita o durante la gravidanza;
- un pediatra, un medico di base o uno specialista della patologia specifica, se il problema si manifesta dopo il parto.
Le patologie temporanee richiedono una verifica mensile, necessaria per confermare la persistenza dell’impedimento all’allattamento.
A quanto ammonta il bonus latte artificiale 2025?
L’importo del bonus è stabilito fino a un massimo di 400 euro annui. Tuttavia, l’effettiva somma ricevuta può variare in base al numero di richieste e alle risorse disponibili nella Regione o Provincia Autonoma di appartenenza.
Il contributo è destinato esclusivamente all’acquisto di latte artificiale certificato e può essere richiesto fino al compimento del sesto mese di vita del bambino.
Come fare domanda per il bonus latte artificiale 2025?
Per ottenere il bonus, è necessario presentare richiesta alla propria Azienda Sanitaria Locale (ASL), che valuterà la documentazione e procederà all’eventuale autorizzazione del contributo. Per richiedere il bonus, la madre deve fornire:
- certificazione medica attestante la patologia che impedisce l’allattamento;
- attestazione ISEE aggiornata, con valore non superiore a 30.000 euro annui;
- modulo di richiesta rilasciato dalla ASL.
Una volta approvata la richiesta, l’acquisto del latte artificiale potrà avvenire presso strutture convenzionate, tra cui:
- centri di riferimento ospedalieri presso cui la madre è in cura;
- presidi delle Aziende Sanitarie Locali (ASL);
- farmacie convenzionate;
- altri fornitori autorizzati dalle Regioni e Province Autonome.
L’erogazione avviene sulla base di una prescrizione medica mensile, in conformità con le certificazioni fornite.
Il bonus latte artificiale 2025 rappresenta un importante sostegno per le neo mamme che, a causa di specifiche condizioni di salute, non possono allattare al seno.
L’agevolazione, riservata alle famiglie con ISEE inferiore a 30.000 euro, prevede un contributo massimo di 400 euro annui, gestito a livello regionale.
Le domande devono essere presentate presso la ASL di riferimento, allegando la certificazione medica e l’attestazione ISEE. Considerando che il contributo è vincolato alle disponibilità economiche delle Regioni, è consigliabile informarsi tempestivamente per conoscere eventuali scadenze e modalità di erogazione specifiche.
Se si rientra nei requisiti previsti, è fondamentale richiedere il bonus nei tempi previsti, per garantire al proprio bambino un’alimentazione adeguata senza un peso economico eccessivo per la famiglia.