Rinnovare i pavimenti di casa o del proprio immobile è un’operazione che può migliorare il comfort e il valore estetico della struttura, ma che comporta anche costi elevati. Fortunatamente, con il Bonus Pavimenti 2025, è possibile ottenere delle detrazioni fiscali significative per ammortizzare la spesa.
Va chiarito che non esiste un bonus specifico dedicato ai pavimenti, ma la fornitura e posa in opera di parquet, gres porcellanato, marmo e altri materiali può essere agevolata attraverso tre strumenti principali: il Bonus Ristrutturazioni, l’Ecobonus e il Superbonus. Ognuno di questi incentivi ha regole, massimali e requisiti specifici. Questa guida completa analizza come funzionano, quali lavori rientrano e quale incentivo scegliere in base alle proprie esigenze.
Quali sono i principali bonus pavimenti?
Nel 2025, i lavori di rifacimento dei pavimenti possono beneficiare di tre principali agevolazioni fiscali:
- Bonus Ristrutturazioni: ideale per interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Copre anche le spese accessorie, come demolizione, smaltimento e direzione lavori. Le detrazioni sono fino al 50%;
- Ecobonus: dedicato agli interventi che migliorano l’efficienza energetica. Include il rifacimento del pavimento in caso di coibentazione o installazione di riscaldamento a pavimento. Aliquote dal 65% al 50%, con massimali diversi in base alla tipologia di intervento;
- Superbonus: il più vantaggioso, ma richiede interventi complessi, come il salto di due classi energetiche. Include pavimentazioni legate alla coibentazione o all’installazione di impianti radianti, ma solo come intervento “trainato”. Aliquote fino 90%, con requisiti più severi rispetto agli altri bonus.
Come funziona il Bonus Ristrutturazioni per i pavimenti?
Il Bonus Ristrutturazioni, noto anche come Bonus Casa, è il più semplice da utilizzare per rifare i pavimenti, ma ha delle limitazioni che è importante considerare. La sostituzione dei pavimenti rientra tra gli interventi di manutenzione ordinaria, ma può essere detratta solo in due casi:
- se l’intervento riguarda parti comuni di edifici condominiali, come scale, androni, terrazzi comuni o lastrici solari;
- Se i lavori vengono eseguiti in una proprietà privata, ma solo come parte di un intervento di manutenzione straordinaria, ad esempio: demolizione e ricostruzione di un tramezzo, sostituzione della caldaia, rifacimento di impianti elettrici o idraulici.
Per il Bonus Ristrutturazioni, i massimali di spesa detraibili sono:
- 50% su un massimo di 96.000 €, per la prima casa;
- 36% per le seconde abitazioni.
Le detrazioni saranno ripartite in 10 rate annuali di pari importo, riducendo l’imposta IRPEF.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Quando i pavimenti rientrano nell’Ecobonus?
L’Ecobonus è una delle agevolazioni più utili per rifare i pavimenti, ma i lavori devono essere legati a interventi di efficientamento energetico. I pavimenti rientrano nell’Ecobonus solo in due casi:
- coibentazione delle superfici orizzontali: rifacimento di pavimenti a contatto con ambienti esterni o non riscaldati, come: pavimenti contro terra (es. con vespaio aerato, pavimentazioni sovrastanti garage, cantine o locali non riscaldati, lastrici solari e terrazze pavimentate sopra ambienti riscaldati;
- impianto radiante a pavimento: se il rifacimento del pavimento è legato all’installazione di un sistema di riscaldamento a pannelli radianti, le spese per demolizione e posa in opera sono detraibili.
Dal 2025 è possibile detrarre il 50% con un massimale di spesa 30.000 €. Per accedere all’Ecobonus è necessario:
- inviare la comunicazione ENEA al termine dei lavori;
- farsi rilasciare da un tecnico abilitato la congruità delle spese e l’asseverazione dei requisiti energetici.
Come accedere al Superbonus per rifare i pavimenti?
Il Superbonus rappresenta l’incentivo più vantaggioso, ma richiede interventi strutturali più complessi e il rispetto di requisiti stringenti. I pavimenti possono essere detraibili tramite il Superbonus solo se fanno parte di interventi più ampi, come:
- la coibentazione delle strutture a contatto con ambienti esterni o non riscaldati;
- l’installazione di un impianto di riscaldamento a pavimento, abbinata alla sostituzione di un generatore di calore.
Tuttavia, il Superbonus richiede che i lavori complessivi garantiscano:
- il salto di due classi energetiche nell’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
- la presenza di almeno un intervento “trainante”, come il cappotto termico o la sostituzione degli infissi.
L’aliquota per il Superbonus è attualmente del 90% delle spese ammesse, ma è necessario rispettare il massimale complessivo dell’intervento.
Spese detraibili con il bonus pavimenti
Le spese detraibili includono:
- fornitura e posa in opera di pavimentazioni in gres, parquet, marmo o altri materiali;
- demolizione e smaltimento dei vecchi pavimenti;
- costi tecnici (progettazione, direzione lavori);
- IVA e oneri comunali.
Il Bonus Pavimenti 2025 è un’opportunità concreta per risparmiare sui costi di rifacimento dei pavimenti. Sfruttare gli incentivi disponibili richiede una pianificazione accurata e il supporto di professionisti qualificati, ma può garantire risparmi significativi, migliorando al contempo il comfort abitativo e l’efficienza energetica degli immobili.